Alex Kerr arriva per la prima volta in Giappone nel 1964 e si trova di fronte un Paese meraviglioso e misterioso, ancora disseminato delle tracce di una antica cultura di straordinaria bellezza ed eleganza: un insieme di tradizioni ereditate dall’intero Oriente, che sta velocemente scomparendo sotto i colpi della modernità.
Kerr decide di fare di “quel” Giappone l’oggetto delle proprie ricerche: si laurea a Yale in giapponese, a Oxford in cinese, si stabilisce in Giappone e diventa in breve tempo uno dei più stimati orientalisti e studiosi della cultura giapponese al mondo.
Con questo libro, scritto originariamente in lingua giapponese e vincitore del più prestigioso premio letterario del Paese, Kerr racconta la bellezza di un mondo che rischia di scomparire, e che ancora può essere trovato sotto la patina della contemporaneità.
Kerr introduce il lettore alle magiche ombre del teatro kabuki, all’arte della calligrafia, allo zen, ai rituali dello shintoismo e delle diverse religioni giapponesi, ai monasteri, all’architettura tradizionale, ai misteri della vita quotidiana; descrive le bellezze naturali superstiti – come la meravigliosa valle di Iya, nello Shikoku, la più piccola delle quattro isole del Giappone – e quelle di tradizioni antiche e complesse.
Un racconto del Giappone narrato dall’interno e vissuto in prima persona, frutto di una conoscenza profonda e appassionata.”