Alberto Giacometti è stato un artista fra i più significativi del Novecento e una delle personalità più originali. Frutto di nuove ricerche, questa biografia ci introduce nell’intimità di un uomo ossessionato dal proprio lavoro e sospinto da una ricerca costante della perfezione.
Dopo una giovinezza passata nell’atelier di suo padre in Svizzera e successivamente in quello di Antoine Bourdelle a Parigi, il giovane Giacometti si affranca dai suoi mentori per indirizzarsi prima verso il Cubismo e quindi verso il Surrealismo.
Malgrado il suo lavoro venga immediatamente riconosciuto e apprezzato da André Breton, egli si allontana rapidamente dagli oggetti surrealisti che lo hanno reso celebre per intraprendere un cammino solitario che lo porrà a margine delle correnti dominanti.
Amico dei più grandi artisti e intellettuali, traccia il suo solco personale nell’intimità del leggendario atelier di rue Hippolyte-Maindron, a Montparnasse.
Profondamente attaccato alla rappresentazione umana, influenzato dalle arti arcaiche e non occidentali, abbandona progressivamente la rappresentazione naturalista per adottare una visione sintetica e talvolta allucinata della figura, che carica di una potenza misteriosa.
Con uno stile scorrevole e un andamento cronologico, Catherine Grenier ci racconta il percorso singolare dell’artista, la sua vita e la sua opera in un libro da leggere come un romanzo, arricchito da una cinquantina di fotografie che ritraggono Giacometti in occasioni private.