“I racconti fantastici di Liao” sono la più famosa raccolta cinese di racconti in lingua parlata. Pubblicati a stampa solo nel 1766, a cinquanta anni dalla morte dell’autore, sono una vera e propria enciclopedia della novellistica cinese: traendo ispirazione dal folclore popolare, dalle storie che la gente raccontava per strada, l’autore ridà vita a un genere fiabesco che si colloca nella migliore tradizione taoista cinese.
In una fantastica coesistenza di realtà e sogno, di uomini e demoni, di vivi e morti, questa sorta di Decamerone orientale narra di spiriti, fiori che diventano donne, volpi fatate che compiono prodigi, di preti che fanno magie e filtri…
L’opinione personale di Confusa: Ecco una meravigliosa raccolta di novelle…
Sono rimasta profondamente colpita nel leggere queste pagine, alcune sono brevi racconti, altre sono vere e proprie narrazioni, un insieme di parole che scorrono fluide, che catturano, e permettono di entrare in un mondo onirico, fatto di realtà e fantasia, di antiche leggende, ispirate dalla tradizione popolare cinese, magia e follia si mischiano, richiamando storie di donne e uomini, streghe e demoni, animali fatati, sembra quasi di ammirare dei dipinti che ritraggono frammenti di storie con i vari personaggi che prendono vita.
Tutto è talmente curioso e affascinante che basta un attimo per scoprire un passaggio segreto e ritrovarsi improvvisamente in compagnia di protagonisti bizzarri in un giardino incantato seguendo un sentiero in mezzo al cielo …
Attraverso il male e il bene, la vita e la morte, il mistero, la passione, l’amore, si può dare uno sguardo all’animo umano, con tutte le sue sfaccettature fatte di emozioni e sensazioni intense…
C’è tutto il piacere di leggere racchiuso in questo fantastico, piccolo gioiello, per tutti quelli che vivono ogni giorno realtà romanzate, farcite di sogni.