di Enrico Camanni
Mondadori – Pagg. 223 – € 10,99 (ebook)
Trama: Molti credono che sia soffice e bianca, ma quando si è sommersi sotto di lei, la neve è nera come la notte. Lo sa bene Nanni Settembrini, guida e capo del Soccorso alpino, che anno dopo anno delle valanghe ha imparato un’unica cosa: sono un capriccio di neve senza spiegazione, ed evitarle è questione di secondi.
Sembra confermarlo anche la telefonata che Settembrini riceve il primo giorno d’estate: dal monte Bianco si è staccato un seracco, e gli alpinisti scampati alla morte sostengono che altri non sono stati altrettanto fortunati. Settembrini e la sua squadra trovano effettivamente una donna sepolta e viva per miracolo, ma c’è un dettaglio inquietante: la sopravvissuta ha una corda legata in vita e all’altro capo della fune non c’è nessuno.
Che cosa è successo? Quali segreti ha trascinato con sé la slavina?
Purtroppo, la donna esce dal coma senza alcun ricordo di sé e di cosa l’ha portata lì: tocca a Settembrini cercare le risposte e svelare il mistero sepolto sotto la muta coperta di neve.
Opinione personale: Un autore che non conoscevo, un “giallo” diverso dal solito (vedi sotto), un giudizio finale decisamente Buono (4* su Kobo)
Come scrive l’Autore:
Le note dell’autore chiariscono che “Omicidi a parte, il problema della montagna è che non regge i ritmi del poliziesco. In montagna e soprattutto in alpinismo, i tempi sono lenti e dilatati; in montagna vanno piano anche quelli che corrono, le azioni sono concentrate in piccoli spazi e le emozioni si perdono dietro scenari immensi.”
Concordo appieno e mi sono ritrovato nel ritmo lento di Settembrini, tipico di chi conosce e rispetta la montagna, e della storia in sè, che ritrovare la memoria dopo un trauma è cosa da fare lentamente.
Ho apprezzato i personaggi, le ambientazioni, le descrizioni e, non ultimo, quella percezione di un qualcosa di palpabile, ma inespresso, tra Martina e Nanni.
Non è possibile aggiungere altro, senza svelare la trama.