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Un libro: Agrumi

Esistono dei frutti che hanno cambiato la storia del mondo: sono al centro di miti greci, pagine bibliche e leggende orientali; sono diventati la cura per debellare epidemie secolari; hanno condizionato lo sguardo di scrittori e poeti di tutti i tempi; su di essi sono stati edificati imperi economici internazionali.

Questi frutti sono gli agrumi: limoni, arance, cedri, mandarini, e tutte le loro bizzarrie. Il loro primo nome, «esperidi», richiama le ninfe che insieme al drago Ladone custodivano i pomi d’oro del giardino di Zeus: i frutti più preziosi della terra, i più difficili da raccogliere.

In Oriente, la loro rarità aveva fatto sì che in Cina nel III a.C. esistesse un ministero degli Agrumi, che aveva il compito di procurare e inviare le arance alla corte dell’imperatore. I viaggi di questi frutti non si sono mai arrestati: per secoli hanno solcato gli oceani sulle navi mercantili di tutti i paesi.

Sono stati addirittura il rimedio per un male che da secoli flagellava il mondo, lo scorbuto: James Lind nel XVIII riuscì a trovare la cura proprio grazie al semplice succo di limone. Giuseppe Barbera ricostruisce una storia del mondo inedita, in cui le vicende umane girano attorno a un cedro o a un limone.

Raccontare quest’avventura lunga venti milioni di anni non significa, però, sottolineare soltanto l’importanza degli agrumi nella cultura e nei giardini dei popoli più diversi. Vuol dire affermare ancora una volta che nello studio e nella cura del paesaggio, dei suoi frutti e della sua bellezza, si trova l’insegnamento più prezioso che possiamo ricevere per immaginare il nostro futuro.

Leggi anche questo articolo de Il Fatto Alimentare, da cui estrapolo un passaggio:

Apprezzati in tutto il mondo, gli agrumi sono un simbolo della cultura mediterranea e in particolare dell’Italia meridionale. Eppure arrivano dall’Asia, e in forma diversa da quella che conosciamo oggi.

E questa è solo una delle sorprese che ci arriva da Agrumi. Una storia del mondo (Il Saggiatore 2023) il saggio che Giuseppe Barbera, già professore ordinario di Colture arboree all’Università di Palermo ha dedicato a questi frutti fascinosi, partendo da miti antichi di millenni per ricostruirne la storia e le peregrinazioni.

“Non è un caso che ancora oggi  i grandi coltivatori di agrumi chiamino ‘giardini’  le loro coltivazioni intensive”, spiega Barbera. Anche se coltivate per il consumo, le piante di agrumi hanno comunque un ruolo decorativo che questo saggio rievoca in decine di illustrazioni.

“Pochi alberi hanno attirato la fantasia di artisti e poeti come gli agrumi”, ricorda l’autore, “per la bellezza e la varietà di forme profumi e sapori, senza dimenticare il caratteristico gusto aspro che li distingue da tutti gli altri  frutti”.

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Questa voce è stata pubblicata il 8 aprile 2023 da in Alimentazione, Cucina & Ristoranti, L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , .
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