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I segreti della Nutella

di Roberto La Pira – Blogger del quotidiano Il Sole  24 ore

Criticare la Nutella è difficile, perché si tratta di un prodotto cult supportato da numerose campagne pubblicitarie e venduto ad un prezzo conveniente. Come accade per la formula della Coca-Cola, anche per la Nutella si parla di una ricetta misteriosa, ma si tratta di una leggenda metropolitana, perché si tratta di una semplice crema al cioccolato.

Questa nota  non vuole fare cambiare idea alle persone convinte di trovare nel vasetto di vetro la quintessenza del cacao, ma insinuare qualche ragionevole dubbio su un prodotto considerato  forse con troppo zelo un mito.  In commercio ci sono altri prodotti alimentari “cult” come le patatine Pringles, le bibite ACE, l’ovetto Kinder che nonostante il successo commerciale  si possono considerare dei surrogati rispetto  alle patatine fritte vere, ai succhi di arancia 100% e alle vere uova di Pasqua).

Per Nutella un riferimento non esiste, visto che Ferrero ha proposto per primo una versione industriale della crema al cioccolato. Basta però leggere l’elenco degli ingredienti  per capire che siamo di fronte ad una preparazione con un profilo qualitativo merceologico non proprio eccellente.

Per capirlo basta confrontare le materie prime di Nutella con quelle di altre creme spalmabili presenti sugli scaffali dei supermercati, come: Magnun Intense, Novi e Lindt. Gli ingredienti utilizzati sono simili, ma cambiano la quantità e il tipo di grassi. Quelli più importanti  sono: nocciole, cacao e burro di cacao che rappresentano il 90% circa dei costi delle materie prime.

Dov’è il burro di cacao?

Nutella usa olio di palma al posto del pregiato e costoso burro di cacao (considerato l’ingrediente principe di  tutti i prodotti a base di cioccolato). L’abilità di Ferrero consiste nel rendere piacevole  al palato un olio di mediocre  qualità come quello di palma, attraverso un processo di raffinazione che permette  di selezionare la parte più nobile dell’olio di palma.

L’operazione è possibile grazie ad un impianto di frazionamento che possiedono solo sette aziende al mondo.  Questa scelta permette di  ridurre drasticamente i costi, ma penalizza la qualità nutrizionale essendo gli oli di palma sconsigliati dagli esperti di nutrizione. Lindt impiega grassi vegetali e burro di cacao, e si differenzia dagli altri perché utilizza come ingrediente il 10% di  cioccolato al latte.

Novi è l’unica crema che usa  solo il pregiatissimo burro di cacao. Magnun Intense fa una scelta di compromesso impiegando grassi vegetali di scarsa qualità e in minor misura  burro concentrato. Altri ingredienti come il latte scremato, il cacao magro … hanno un valore secondario. Per quanto riguarda le  calorie il livello è abbastanza uniforme e oscilla intorno a 500 kcal /100 g.

L’aroma

Nutella usa come aroma solo la vanillina (questo emerge dall’etichetta della crema venduta negli Stati Uniti). Si tratta di un aroma artificiale (molto utilizzato nell’industria dolciaria al posto della vaniglia naturale che costa uno sproposito). Le altre marche usano “aromi”  probabilmente vanillina o vaniglia senza altre specifiche.

La prova sensoriale

Per scoprire qual è la crema migliore bisogna acquistarle e spalmarle su una fetta di pane valutando la consistenza, la fragranza, l’aroma ed eventuali difetti. Il profumo tipico del cacao deve essere persistente e lo zucchero non deve prevalere sugli altri sapori. Ricordo una prova di degustazione fatta da un gruppo di genitori e di ragazzini a Milano in un incontro promosso da Slow Food.

Sul banco c’erano quattro  vassoi con pezzetti di pane spalmati con quattro creme: Lindt, Novi e Nutella, Coop. L’assaggio era anonimo e, contrariamente ad ogni previsione, la Nutella non ha guadagnato la prima posizione. Certo questa prova non ha nessun valore statistico, ma gli intenditori sanno che per fare  buoni prodotti servono buoni ingredienti e nessuno fa i miracoli con i grassi vegetali come l’olio di palma anche se nobilitato e tanto zucchero.

Il prezzo

Nutella è di gran lunga il prodotto leader del settore, ma l’elemento  principale che permette a Ferrero di mantenere la posizione non è la qualità bensì il prezzo estremamente conveniente. Per comprare un vasetto da 200 g in vetro bastano 1,60/1,80 €, per Magnum Intense si arriva a 2,3 €, per  Lindt e Novi occorre preventivare da 2,6 a 2,8 €.

Le differenze già notevoli rispetto ai concorrenti  diventano abissali  se si usa come confronto il prezzo del barattolo di Nutella da 750 g, che costa la metà di Magnum e quasi tre  volte meno di Lindt e Novi.

Le creme che “imitano Nutella“ hanno scarse possibilità di successo, perché nessuno riesce a produrre una crema altrettanto appetibile ad un prezzo così conveniente. Non bisogna dimenticare che più della metà di un barattolo di Nutella è composta da zucchero, il 25% è olio di palma e le nocciole rappresentano solo il 13%.

L’altro segreto che suggella il mito è l’imponente campagna di marketing del gruppo Ferrero, che grazie agli spot di tutti i suoi prodotti (Kinder, Rocher, Mon Chéry, Nutella, Fiesta……) è considerato il primo inserzionista televisivo del settore alimentare, con un budget di spesa milionario.

Ma questi discorsi sono solo per intenditori e addetti ai lavori. Nutella è un mito perché oltre ad essere un gusto, un sapore rappresenta  un marchio di riferimento per la maggior parte dei consumatori. Ma non è detto che questa situazione resti immutabile.

30 anni fa in Italia il caffé Lavazza qualità rossa era un prodotto leader considerato di buona qualità. In quel periodo Illy iniziò a fare cultura del caffè spiegando cosa di doveva intendere per qualità. Dopo tanti anni la situazione è cambiata  e la posizione di Lavazza qualità rossa è stata ridimensionata, anche se è ancora un prodotto leader. Forse spiegando che le creme al cioccolato non devono soltanto sciogliersi bene in bocca, essere dolci,  spalmabili e zuccherate forse  la situazione potrebbe cambiare.

P.S. Per la cronaca la crema spalmabile al cioccolato di Gobino considerato  uno degli artigiani più noti in Piemonte, costa  43 €/kg .

A questo link puoi trovare una tabella comparativa  delle creme citate

 

15 commenti su “I segreti della Nutella

  1. Madamin
    4 agosto 2014
    Avatar di Madamin

    Da qui ti accorgi quanto valore aggiunto da’ il marketing al prodotto (e nonostante tanta pubblicità ancora il prezzo è competitivo).

    Comunque, mi ricordo che da piccola mio papà ci andava a prendere da un ingrosso di dolciumi a Stradella (che tra l’altro a me piaceva da morire proprio perchè quando entravi c’era un profumo di caramelle e scatole di brioche e merendine….una favola!) la fantastica crema NOVI e io e mia sorella diventavamo matte.

    Peccato però (o forse una fortuna) che mio papà lo faceva una volta ogni tanto, per non darci il vizio, così, ogni volta che capitava, era una festa (e prendeva anche la steccona di nocciolato NOVi e le tortine del paradiso Griffini, famosissime).

    Questo è uno dei più bei ricordi che ho, quello dell’ingrosso di dolci del Sig. Barbarini (noi entravamo a comprare perchè mio papà gli teneva il giardino, se no agli altri non era permesso, solo ai negozi).

    Scusa la digressione ma mi vengono in mente questi episodi sporadici e mi sento felice – e anche triste – insieme…..

    Comunque: NUTELLA? NO GRAZIE!

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  9. Francesco
    21 dicembre 2009
    Avatar di Francesco

    No, Ele…!!!
    Come fai a inzuppare la baguette farcita di Nutella nel latte? Come quelli che nel latte inzuppano crostate, crostini imburrati o maritozzi ripieni di panna…!
    Io lo considero un sacrilegio!
    Se la baguette, la fetta di crostata, il crostino, il cornetto si inzuppa di latte perde tutta la sua fragranza, croccantezza e si ammolla! Io non lo sopporto!
    * * *
    A proposito di cioccolato nero e fondente: avete mai provato il Puro di Domori, solo massa di cacao venezuelano 100% ? Amarissimo, denso, pastoso, quasi polveroso e al tempo stesso croccante: come entrare in Paradiso!

  10. paoblog
    21 dicembre 2009
    Avatar di paoblog

    “non rinuncio anche se scoprissi che c’è dentro latte di topo e coda di lucertola”

    questa mi ha fatto moViVe 😀

  11. ele
    21 dicembre 2009
    Avatar di ele

    concordo con lorena per il nero perugina e per l’arancia, ma – nonostante compri anche altre spalmabili e ne abbia trovate di eccellenti – al gusto di nutella spalmata sulla baguette fresca e zuppata nel latte non rinuncio anche se scoprissi che c’è dentro latte di topo e coda di lucertola !!!
    buon natale a tutti!

  12. lorena
    21 dicembre 2009
    Avatar di lorena

    io non sono mai stata amante della nutella, nemmeno da bambina x me il cioccolato è il nero della perugina magari con all’interno scorza di arancia

  13. miro
    20 dicembre 2009
    Avatar di miro

    Sono assolutamente d’accordo con te, se il prodotto che ho citato prima già ottiene un buon risultato pur essendo di dimensioni industriali, posso immaginare quanto possano essere preferibili prodotti di provenienza semi artigianale come quelli che citi tu, sopratutto se rispettano i dettami della produzione biologica. Alla Ferrero bisogna riconoscere una grande conoscenza dei meccanismi di marketing, al punto che quando i francesi videro la famosa scena di Moretti alcuni commentarono “Ma pensa, pure gli italiani conoscono la Nutella!”

  14. Francesco
    19 dicembre 2009
    Avatar di Francesco

    Chi avrà il coraggio di dirlo a Nanni Moretti?
    Come dice Miro, ho provato anche io Novi ed è molto buona.
    Buonissime, ancor di più a mio avviso, le creme di cacao e nocciola spalmabili cremino Fiat di Majani o quelle biologiche Rigoni di Asiago.
    * * *
    Mi dispiace per la suscettibilità dei tifosi della Nutella, ma quando uno prova le creme spalmabili che ho citato, o altre che ho trovato in negozi biologici cui non ricordo i nomi ma la bontà soprattutto se di puro cacao fondente, la Nutella sembra davvero poca cosa a livello di intensità di sapore…

  15. Miro
    19 dicembre 2009
    Avatar di Miro

    Non sono un romantico, non ho miti alimentari, mi fido solo di quello che scrive l’etichetta e del mio gusto.

    Dopo aver letto questo articolo ( http://www.albanesi.it/dietaitaliana/BLU/Recensioni/novi.htm )parecchio tempo fa sono passato alla crema spalmabile Novi con somma soddisfazione di Tiziana e dei bambini.

    Tutti quelli che la assaggiano senza preconcetti concordano con me sul fatto che oltre ad aver componenti più naturali è più buona, poi ci sono quelli che non la assaggiano perchè “la nutella è la nutella, unica e inimitabile”…

    La verita è che i prodotti Ferrero, sempre assolutamente buoni, sono sempre discutibili da un punto di vista salutistico, tutto il contrario di Novi che ha un approccio orientato prima alla genuinità (si parla beninteso sempre di prodotti industriali) dei cibi e poi al resto.

    Non ho mai scritto nulla sull’argomento perchè la nutella è un pò come la coca cola o i beatles, ha i suoi tifosi i quali sono di norma molto suscettibili.

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