di Roberto La Pira – Blogger del Sole 24ore
L’agenzia per la sicurezza alimentare inglese (Food standards agency) il 26 marzo ha diramato un comunicato in cui invita le industrie alimentari a ridurre la quantità di zuccheri nelle bibite zuccherate, la quantità di grassi saturi in snack , prodotti da forno, panini, torte e persino nelle farciture a base di cioccolato.
Viene fissata anche una forchetta per le riduzioni: dal 5 al 10% circa. Oltre a ciò si invitano i produttori a ridurre le porzioni dei prodotti e per le bibite si chiede alle aziende imbottigliatrici di affiancare alle tradizionali lattine da 330 ml quelle da 200 ml. La Fsa non dimentica i cibi salati, e annuncia nuove raccomandazioni prima dell’estate anche per questo settore.
La questione è rilevante perchè l’agenzia si è mossa in base ad un questionario realizzato nell’estate del 2009 , con il preciso intento di offrire ai cittadini maggiori possibilità di scegliere alimenti meno calorici e meno ricchi di grassi. Le richieste della FSA sono state sostenute anche dalla Brtish Heart Foundation. L’agenzia inglese non ha il potere di imporre le sue decisioni, ma in genere viene ascoltata con attenzione dai produttori, che spesso seguono le indicazioni. Sono infatti molte le aziende che da anni portano avanti un discorso di revisione delle ricette e di riduzione delle porzioni con un certo successo.
Basta pensare al lancio di bibite a zero calore e di merendine con porzioni ridotte. Anche la richiesta fatta anni fa dall’agenzia di introdurre etichette nutrizionali più chiare per permettere alle persone di comprendere meglio la quantità di calorie e di nutrienti ha avuto un forte riscontro in Inghilterra. Tanto che oggi ci sono tre modelli di etichetta nutrizionale (il semaforo, i livelli e le GDA ). La richiesta di lattine da 200 ml è pun nuovo capitolo che potrebbe portare a novità sul mercato.