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Tutela dei prodotti DOP e IGP

La problematica delle indicazioni geografiche ha assunto una grande rilevanza per l’Italia, infatti, è il paese che vanta in Europa il primato per numero di prodotti registrati come DOP e IGP. La tutela e la valorizzazione dei prodotti a denominazione è quindi anche un atto di sensibilizzazione verso il patrimonio storico, culturale e sociale del nostro Paese.

Salvaguardare queste nostre produzioni è un fatto di indiscutibile importanza strategica per riacquistare competitività a livello internazionale, in un mercato globale dove solo i prodotti con forti peculiarità e caratteristiche qualitative elevate possono risultare concorrenziali.
Con il termine Indicazioni Geografiche si intendono i prodotti DOP e IGP come definiti dall’art. 2 del Regolamento CE n. 510/06 del 20 marzo 2006:

Denominazione d’origine protetta – D.O.P.
La sigla DOP identifica la denominazione di un prodotto la cui produzione, trasformazione ed elaborazione devono aver luogo in un’area geografica determinata e caratterizzata da una perizia riconosciuta e constatata.

La Denominazione di Origine Protetta designa un prodotto originario della Regione/Paese, le cui qualità/caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente all’ambiente geografico (comprensivo dei fattori naturali ed umani) e la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvengono nell’area delimitata .

Indicazione geografica protetta – I.G.P.
In questo caso, il legame con il territorio è presente in almeno uno degli stadi della produzione, della trasformazione o dell’elaborazione del prodotto. Inoltre, il prodotto gode di una certa fama. I.G.P. designa, un prodotto originario della Regione/Paese, le cui qualità/reputazioni/caratteristiche possono essere ricondotte all’origine geografica e la cui produzione e/o trasformazione avvengono nell’area delimitata (ciò significa che almeno una fase della produzione deve avvenire nella zona individuata).

Esempi di contraffazione

Con il termine contraffazione, intesa nella sua accezione più ampia, ci si intende riferire a tutta una serie di fenomenologie essenzialmente riconducibili alla:

a) produzione e commercializzazione di merci che recano – illecitamente – un marchio identico ad un marchio registrato;

b) produzioni di beni che costituiscono riproduzioni illecite di prodotti coperti da copyright – fenomeno meglio conosciuto con il nome di “pirateria” – modelli o disegni.

Dall’altro canto il significato proprio del termine “contraffare” è riconducibile all’attività di chi riproduce qualcosa in modo tale che possa essere scambiata per l’originale.

In questa sezione sono disponibili alcuni esempi di contraffazione dei prodotti DOP e IGP italiani.

Vedi > http://www.trueitalianfood.it/P42A0C9S8/Esempi-di-contraffazione.htm

Inoltre è possibile segnalare le contraffazioni rilevate nella sezione Segnala Contraffazione

Fonte: www.trueitalianfood.it/

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Firma questa petizione. Grazie > http://www.firmiamo.it/sindrome-da-stanchezza-cronica-cfs

Se vuoi saperne di più, leggi qui > https://paoblog.wordpress.com/2010/04/27/sindrome-fatica-cronica-cfs-la-storia-di-tiziana/

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 28 aprile 2010 da in Consumatori & Utenti, Sicurezza alimentare con tag , , , , , .