Capi d’abbigliamento “prodotti mediante l’impiego di sostanze tossiche per la salute umana, persino cancerogene (cromo esavalente) in concentrazione notevolmente superiori ai limiti consentiti dalla normativa vigente e per cui inoltre si è omesso di segnalarne la presenza e l’esatto quantitativo utilizzato nella produzione”.
È la motivazione per la quale il gip del tribunale di Tivoli Pier Luigi Balestrieri ha disposto il sequestro preventivo di della merce di produzione cinese per evitare che venga commercializzata.
Nove i cittadini cinesi, 6 uomini e 3 donne tra i 52 e i 37 anni, indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Tivoli tutti provenienti dalla provincia di Zhejang e denominata «Master China».
Ad eseguire il sequestro del grande quantitativo di merce, tra cui abbigliamento da uomo, donna, bambino, scarpe non idonee alla vendita, stoccata in un edificio di oltre 6mila mq in via Consolini a Tivoli Terme, una quarantina di agenti della polizia municipale dell’VIII Gruppo di Roma diretti dal comandante Antonio Di Maggio.
Durante le operazioni, ancora in corso, alle quali è presente anche il delegato del Sindaco di Roma alla Sicurezza Giorgio Ciardi, è stato sequestrato un Tir che trasporta scarpe contraffatte proveniente dalla Spagna. Al grande magazzino al quale oggi vengono messi i sigilli…
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