Il video qua sotto, tratto da www.sicurauto.it, cade a fagiolo come si suol dire, perchè proprio ieri, rientrando verso casa, mi sono trovato a transitare in Via Apelle* con davanti una ragazza in bici, che teneva la sinistra e pedalava ascoltando l’Mp3, utilizzando tra l’altro non i classici auricolari, ma addirittura delle cuffie a padiglione chiuso, che la isolavano totalmente.
Era assolutamente ignara della mia presenza ed infati è stato assai difficile superarla in sicurezza, anche considerando che era impossibile restare accodati, dato che procedeva con pedalate molto tranquille, in relax, isolata dal mondo esterno. Mondo che però esiste ugualmente e che ha una sua velocità.
Nulla contro i ciclisti, però è necessario che rispettino le regole che permettano alle auto ed anche a loro, di muoversi in sicurezza, nel rispetto reciproco.
Perchè un * sul nome della via? Perchè si aggancia a quanto raccontato qui > https://paoblog.wordpress.com/2010/06/28/strisce-blu-periferia/ circa il dilagare delle strisce blu in periferia, che ora (visto che paghi) permettono la sosta anche dove prima era vietata, nelle vicinanze degli incroci, causando in questa zona (tra Viale Monza e Via Asiago) un forzato restringimento di via già strette per conto loro.
Ed ecco che con una bici davanti ed auto in sosta su entrambi i lati, lo spazio si riduce. E giusto per non negarsi niente, ecco che l’altro giorno ho avuto conferma dei miei dubbi circa questa proliferazione di strisce.
Sempre via Apelle, auto a destra, auto a sinistra. Le strisce sono strette per la maggior parte dei veicoli, tanto più per i grossi SUV che infestano la città. Una Bmw X5 parcheggiata invade la carreggiata; lo specchietto, non ripiegato, occupa spazio, di fatto. Nella via transita l’autobus che riesce a passare con un poco spazio ai lati. Se ci fossero stati Suv su entrambi i lati sarebbe stato divertente…
Ma non è finita qui: le strisce blu arrivano sin quasi all’incrocio, e sono presenti anche nella via S. da Vimercate, sulla destra e sinistra. Le auto quando escono dall’incrocio, non vedono più nulla. Si esce alla cieca, piano quanto vuoi, ma esce prima il muso dell’auto…; l’autobus non ha problemi di visibilità, ma di manovra, infatti riesce a svoltare a sinistra solo invadendo l’area delimitata dalle strisce blu che, fortunatamente non è occupata.
Quando i parcheggi funzioneranno a pieno regime, non so cosa succederà….
P.S. Si sapeva, lo sapevo. Anche se le strisce blu non sono ancora operative, in molti automobilisti scatta il riflesso automatico del tipo Mica dovrò pagare per parcheggiare?! Ed ecco che per evitare le strisce blu, sostano nelle posizioni più impensate e fastidiose (per gli altri), complicando la viabilità.
Pingback: Biciclette contromano? Ne oggi ne mai… | Paoblog
Pingback: Il ciclista 70enne scivola e batte la testa; un rischio evitabile, volendo… | Paoblog
Pingback: Ciclista per un giorno « Paoblog
Pingback: Casco obbligatorio in bici? Polemica, ma tanto nessuno sarebbe punito « Paoblog
Pingback: Al lavoro in bici? Sei poco tutelato « Paoblog
Pingback: Limite di 30 all’ora in Area C : «Meno smog, più sicurezza e spazio alle biciclette» « Paoblog
Pingback: Indagine Ue sulla sicurezza del ciclisti. Meglio le corsie riservate o… « Paoblog
Pingback: In bicicletta usa il casco « Paoblog
Pingback: Tre multe al ciclista milanese, però… « Paoblog
Pingback: I ciclisti al buio, come sempre… « Paoblog
Pingback: Ovest milanese: Aperta la caccia al ciclista? « Paoblog
Pingback: La verità di Annozero: le piste ciclabili non servono « Paoblog