Gli europei soprappeso o obesi sono il doppio di quanti erano vent’anni fa. È il dato più significativo (e una conferma di quanto già si sapeva) che emerge da “Health at a Glance: Europe 2010”, il rapporto della Commissione europea e Oecd (Organisation for Economic Co-operation and Development) con i dati più aggiornati sullo stato di salute delle popolazioni del nostro continente.
Lo studio è stato realizzato nei 27 Stati Ue, oltre a Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia, in base alle statistiche sanitarie nazionali e all’archivio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sebbene gli scenari siano assai variegati nei diversi Paesi, i rischi emergenti legati al peso sono un problema condiviso.
Sovrappeso e obesità, e le malattie croniche a essi legate, potrebbero comportare un aumento dei costi della sanità pubblica. In Gran Bretagna è stato stimato fino al 70% tra il 2007 e il 2015 e oltre il 140% nel 2025 (studio Foresight, 2007).
L’incidenza dell’obesità va da meno del 10% in Romania, Svizzera e Italia fino a oltre il 20% in Gran Bretagna, Irlanda, Malta, e Islanda. In media, l’obesità colpisce il 15,5% degli adulti dei 31 Paesi.
La più grande preoccupazione è legata alla crescita dei tassi di obesità e sovrappeso in bambini e adolescenti, con un rischio di peggioramento della loro salute presente e futura, in particolare legato a malattie cardiovascolari, diabete, alcune forme tumorali, osteoartriti, oltre a problemi psicologici e relazionali.
Nella maggior parte dei Paesi europei, un bambino su sette tra gli 11 e i 15 anni è sovrappeso o obeso. La situazione è peggiore a Malta, in Grecia, Portogallo, Italia e Spagna (1 bambino su 5), migliore nelle repubbliche baltiche e altri Stati del Nord…
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