L’articolo è disponibile solo per i Soci di Altroconsumo, per cui pubblico solo un breve riassunto:
Se hai il problema del calcare un addolcitore lo può risolvere. Ma sceglii quello giusto: due modelli del test sono sconsigliati.
Un’acqua davvero dura?
L’acqua di casa, soprattutto in alcune zone del Paese, ha una durezza elevata, ovvero ha un alto contenuto di calcio e magnesio. Questo rende il gusto poco gradevole, sebbene non vi sia alcun pericolo per la salute. Invece è fastidioso il deposito di calcare che si genera sulle superfici, contro cui bisogna dannarsi con olio di gomito o ricorrendo all’aceto o a detersivi specifici. Ma il calcare può compromettere anche il funzionamento degli apparecchi di casa.
Quando è utile addolcire l’acqua
Il calcare riduce l’efficienza degli elettrodomestici che utilizzano acqua calda (come caldaie, scaldabagni, lavatrici, lavastoviglie, macchine per il caffè…), con un conseguente aumento della spesa elettrica.
Alla lunga le incrostazioni possono anche danneggiare gli apparecchi e obbligare a una maggiore assistenza tecnica e a frequenti riparazioni (un classico caso è il dannoso deposito che si forma sulla resistenza o sulla serpentina della caldaia). Gli addolcitori riducono la durezza dell’acqua, offrendo spesso una soluzione a questi problemi. Il maggiore beneficio è proprio il risparmio energetico.
Test sugli addolcitori domestici
In presenza di un’acqua con durezza superiore ai 30° francesi può essere consigliabile installare un addolcitore. Non è detto però che l’acqua del rubinetto sia tanto dura da meritare un trattamento. Le 200 famiglie che hanno aderito alla nostra convenzione di analisi dell’acqua (http://www.altroconsumo.it/analisi-acqua-s262813.htm) hanno scoperto che la durezza è il più delle volte media: entro i 21 °F. In questi casi l’addolcitore è superfluo.
I sei addolcitori del test sfruttano l’impiego di particolari resine a scambio ionico, l’unico sistema che rimuove il calcare. Non mancano però i problemi: innanzitutto i prezzi elevati e un grande spreco di acqua, necessaria per la rigenerazione dell’impianto. Insomma, comprateli solo se proprio ne vale la pena. E scegliete quello giusto: due modelli del test sono sconsigliati.
Fonte: www.altroconsumo.it
un articolo sul problema lo si può trovare su questo link
http://www.tutorcasa.it/blog/come_risolvere_il_problema_del_calcare.htm