Paoblog.net

Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Autostrade già intasate, ma per chi parte un consiglio

di Maurizio Caprino

In teoria, c’è da partire tranquilli: in vista dell’esodo pasquale, il Tcs (Touring club svizzero) ha analizzato la qualità dei gasoli in giro per l’Europa e non ha trovato anomalie tali da mettere ko i sofisticati (e per questo delicati) impianti di alimentazione delle nostre costose auto a gasolio (Scarica Qualita Diesel_Europa_IT Tcs).

Ma Italia e Francia sono risultati i Paesi più a rischio dell’Europa “turistica”: qui sono perlopiù concentrati i campioni di gasolio che sono stati trovati con punto d’infiammabilità più basso del prescritto (cosa che nuoce al motore e alle sue emissioni inquinanti, tanto più ora che gli standard antinquinamento sono sempre più stretti e costringono a progettare propulsori dove tutto deve andare come in un orologio svizzero).

Potrebbe essere colpa del trasporto: cose del genere succedono quando la benzina si mischia col gasolio, cosa possibile appunto nelle autocisterne, che appunto non godono proprio di buona fama nell’ambiente (almeno in Italia).

In compenso, sembra che sia pressoché superato il problema della presenza di acqua, spauracchio degli ultimi decenni. Ma proprio su questo SicurAUTO ritira fuori una notizia di febbraio che vede l’acqua come responsabile di certi difetti dei gasoli.

E l’approfondisce, facendo capire che non c’è ancora nulla di sicuro e che certi allarmi possono essere anche strumentalizzati dai petrolieri per convincere le autorità a venire loro incontro.

Sia nella fissazione delle caratteristiche dei prodotti (che influenzano l’entità degli investimenti da fare nelle raffinerie, sotto pressione per il calo nei consumi e la concorrenza asiatica, anche se questo la grande stampa lo ignora) sia nel rallentare lo sviluppo dei combustibili “bio” (che si pongono talvolta in concorrenza con gli interessi dei petrolieri)….

Continua la lettura QUI