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Un libro: Il signore del falco

di Valeria Montaldi

Ediz. Piemme – Pagg. 446 – € 11,50

Il libro: Milano, 1226. Il cadavere di una donna affiora nel canale di Vettabbia: il suo corpo reca i segni di un parto recente, ma del bambino che ha messo al mondo non c’è traccia. Passeranno diciassette anni prima che qualcuno si interroghi sulle sorti della creatura.

Arnolfo da Sala, abate di San Simpliciano, messo in allarme da un sogno ricorrente e da vecchi sospetti noti a lui soltanto, incarica frate Matthew di investigare. Per le strade di una Milano sconvolta dalla caccia agli eretici e stremata dalla lotta contro Federico II, Matthew inizia la sua ricerca.

Letto da: Paolo

Opinione personale: La decisione d’acquisto di questo romanzo è basata sul fatto che si svolge a Milano; non è puro campanilismo, ma mi stuzzicava la fantasia  l’idea di conoscere la città come poteva essere in quel periodo ed infatti più volte mi sono ritrovato a verificare sulla cartina i posti citati. Interessante.

Per quanto riguarda la storia raccontata, è sicuramente un libro gradito, ma ho qualche difficoltà nell’accettare la vera identità del Signore del falco e la sua presenza in città; l’autrice ha spiegato di essersi presa una libertà storica, per così dire, ma nello specifico mi sembraun pò forzata. Non entro nei dettagli, per non rovinare la lettura a chi comprerà questo libro.

Ho scoperto durante la lettura che il personaggio di frate Matthew era già presente in un romanzo precedente, Il mercante di lana, cosa questa che mi ha privato della conoscenza con la persona e le sue vicende passate che lo hanno spinto (o costretto?) ad un pellegrinaggio.

Va da sè che ritengo sia meglio iniziare da quest’ultimo libro al fine di gustare meglio i successivi.

Un commento su “Un libro: Il signore del falco

  1. Francesco
    14 novembre 2011

    Anche a me piace molto leggere libri ambientati nella Roma del passato, dal passato molto prossimo a quello più remoto, tenendo a portata di mano la cartina della città sulla quale verificare continuamente vie e zone citate, per poi ricostruirne l’immagine mentalmente.

    E, spesso: poi vado a vedere di persona direttamente quei luoghi, sia che li conosca bene sia meno, in quel caso ripassando mentalmente le storie lette sul libro, immaginandomi scene e persone muoversi in quei posti.

I commenti sono chiusi.

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Questa voce è stata pubblicata il 14 novembre 2011 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , , .
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