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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Ehi pedone, prima di attraversare, guarda “dietro” di te…

Alcune sere fa stavo attraversando Bareggio (MI) quando ho notato un pedone che doveva attraversare; era già buio, il traffico intenso ed è difficile che qualcuno si fermi, nonostante la presenza delle strisce, per cui dopo il solito sguardo allo specchietto, in modo da evitare il tamponamento, (è sufficiente che quello dietro sia al telefono per rendere impossibile anche solo il rallentamento), mi sono fermato.

Il pedone, ha esitato un attimo ad attraversare e per assurdo l’esitazione poteva essergli fatale. Infatti il fuoristrada parcheggiato di traverso sulla pista ciclabile (!) si è mosso, in retromarcia, lento ma inesorabile, sino ad urtarlo, spingendo l’uomo verso la strada.

Devo dire che, osservando la scena, non credevo a quel che vedevo. Mi è capitato di suonare ad un pedone in fase di attraversamento, per avvisarlo del solito furbone che quando ti fermi, ti sorpassa in velocità, a destra come a sinistra, e ad un paio ho evitato l’investimento, ma non sono riuscito a vedere nelle luci di retromarcia accese un pericolo per il pedone che era lì, ben visibile.

Torniamo a noi. Il pedone ha cacciato un urlo e l’auto si è mossa nuovamente. Di fatto il conducente non ha visto il pedone (avrà guardato nello specchietto?), non ha sentito l’urlo rabbioso e quando il pedone gli ha picchiato sul vetro, lo ha guardato con sorpresa.

A quel punto io mi sono rimesso in marcia. E’ spontaneo chiedersi cosa sarebbe successo se al posto del pedone-uomo ci fosse stato un pedone-bambino, per cui più leggero e più basso. Sarebbe finito sotto le ruote del fuoristrada? E se fosse transitata una bicicletta?

Una piccola precisazione. Non era il classico Suv, alto, con un lunotto piccolo e magari corredato dei classici vetri scuri, ma di un vecchio modello, squadrato, con ampie finestrature verticali e quindi con un’ottima visibilità…

3 commenti su “Ehi pedone, prima di attraversare, guarda “dietro” di te…

  1. Pingback: 7.000 pedoni morti (e 200.000 feriti) in soli 10 anni. Fermiamo questa strage! | Paoblog

  2. Maurizio
    11 febbraio 2012

    Oggi ho attraversato le striscie pedonali metre arrivava una macchina a tutta velocità…passando gli ho fatto segno di andare piano..LUI ha inchiodato (anche con il freno a mano) ha tirato giù il finestrino a mi ha datto cosa volevo: aveva una faccia da galera da paura, una vecchia Opel…gli ho detto di andare piano e lui replicava dicendo che mi aveva cmq fatto passare..intanto si formava una coda…ha detto qualcos’altro che non ricordo e me ne sono andato..sinceramente sperando che non mi seguisse..bene..avrei voluto in quei momenti essere un poliziotto, con un’arma…gli avrei fatto passare la voglia di fare lo sbruffone

  3. Nancy
    9 dicembre 2011

    Ordinaria follia! Di solito andavo al parco di Trenno in bici percorrendo via Novara sul marciapiede fino ad arrivare al parco, (pochi metri) ora non mi è più possibile e devo farlo seguendo un percorso tortuoso fino ad attraversare via Novara; ma ho dovuto rinunciare dal pericolo costante di questo. Si ci sono le strisce ma uno si affaccia a queste come all’improvviso e più di una volta ho avuto paura per la mia incolumità. Questo a piedi e figuriamoci con la bicicletta più lunga ed ingombrante.

I commenti sono chiusi.

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