di Gianni Simoni
Tea – Pagg. 307 – € 12,00
Tavernole sul Mella, Val di Ledro, Brescia: i vertici di un macabro triangolo all’interno del quale si consuma una catena di omicidi sconcertanti, il cui solo comun denominatore pare essere l’abito talare indossato ora dai sospettati, ora dalle vittime.
E l’ex giudice Petri questa volta sembra finirci in mezzo proprio per caso, quando, in un tiepido pomeriggio di fine estate, durante una battuta di pesca con la mosca, s’imbatte in un macabro spettacolo: il cadavere di una giovane donna che galleggia pigramente in un’ansa del torrente nel quale sta pescando.
È l’inizio di una trama sempre più intricata, in cui gli omicidi si susseguono a ritmo inquietante; in cui la soluzione un momento appare a portata di mano e subito dopo è ambigua e fuorviante; in cui le acque si confondono in continuazione e assassini e vittime paiono scambiarsi le parti in un gioco perverso.
Un’indagine molto scomoda per Petri e Miceli, che, tuttavia, come sempre, non scenderanno a compromessi in nome della giustizia.
Letto da: Paolo
Opinione personale: L’ennesimo bel libro di Simoni del quale sono un affezionato lettore, del quale ho letto tutto, come potete vedere in calce. Qualsiasi opinione scriva, non posso far altro che ripetermi. Storie interessanti, indagini fatte con tutti i crismi, personaggi credibili, niente colpi ad effetto, ma poco credibili e, in questo caso, un’indagine complessa che si risolve in tempi lunghi.
dello stesso autore: Un mattino d’ottobre – Commissario domani ucciderò Labruna –
Lo specchio del barbiere – La morte al cancello
Pingback: Un libro: Chiuso per lutto | Paoblog
Pingback: Un libro: Sezione omicidi | Paoblog
Pingback: Un libro: Il ferro da stiro « Paoblog
Pingback: Un libro: Mary Lester e l’assassino pieno di errori « Paoblog