alla domanda posta da una lettrice su Il Fatto Alimentare circa la dicitura “latte” contenuta nella lista degli ingredienti dei prodotti alimentari, ho letto questa utile spiegazione di Dario Dongo:
Vale anzitutto la pena chiarire che in Italia non è ammesso l’utilizzo di latte in polvere per realizzare prodotti lattiero-caseari. Quindi la parola latte – ove riportata sulle etichette di latte, yogurt, formaggi e su tutti gli altri prodotti lattiero-caseari – significa proprio latte, latte liquido. Ciò detto, è ben possibile usare latte o uova in polvere nella preparazione di prodotti diversi da quelli sopra citati.
In linea generale, la denominazione di vendita degli alimenti “comporta un’indicazione relativa allo stato fisico o al trattamento a cui è stato sottoposto (ad esempio: in polvere, concentrato, liofilizzato, surgelato, affumicato) quando l’omissione di questa indicazione può creare confusione nell’acquirente” (d.lgs. 109/92, art. 4, comma 3).
Tuttavia, “nel caso di ingredienti utilizzati in forma concentrata o disidratata e ricostituiti al momento della fabbricazione, l’indicazione può avvenire nell’elenco in base al loro peso prima della concentrazione o della disidratazione con la denominazione originaria” (d.lgs. 109/92, art. 5, comma 6).
In altre parole la citazione latte, nella lista ingredienti di un prodotto diverso da quelli lattiero-caseari, può rappresentare sia il latte liquido che quello in polvere e ricostituito.
La differenza essenziale tra un prodotto liquido o in polvere utilizzati come ingredienti di altro alimento (come nel caso di prodotti da forno o di gastronomia), è il contenuto d’acqua.
La qualità è correlata al tenore di nutrienti e micro-nutrienti (come nel caso del latte, proteine, grassi, calcio, vitamine) e non da quello dell’acqua. Per questo motivo il legislatore europeo non ha previsto precisazioni più specifiche.
Colgo l’occasione per spezzare una lancia a favore dell’utilizzo di latte in polvere come ingrediente nei prodotti sottoposti a cottura, grazie alla riduzione di peso e volume, un autoarticolato può trasportare l’equivalente di 5-6 camion-cisterna. L’ambiente apprezza.