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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Il principe dei gigli

di Hans Tuzzi

Bollati Boringhieri – Pagg. 156 – € 12,00

Trama: Maggio 1982: il commissario Melis, ormai vicequestore, ha accompagnato Fiorenza a un congresso internazionale di bibliologia che si tiene in un antico borgo del Centro Italia. Tutto sembra promettere noia e piccole gelosie fra accademici. La giornata inaugurale è però funestata dall’omicidio di uno studente, brutalmente ucciso in una delle aule.

Così, mentre il convegno procede fra sospetti, tensioni e volontà di evitare una pessima pubblicità, dietro le quinte apparentemente serene del borgo rinascimentale si snoda un’indagine che vede le autorità locali sfruttare la presenza, nel pubblico, di Melis e di un alto ufficiale dei carabinieri.

Qual è il movente? Un piccolo commercio di droga, come farebbe supporre un secondo delitto? Oppure, come nessuno si augura, la causa della morte dello studente potrebbe trovare spiegazione nella sua relazione con la figlia di un potente locale?

Fiorenza da parte sua tenta di rendersi utile sondando i professori e gli studiosi, non senza scoprire coincidenze curiose e verità inattese. Sarà tuttavia Melis a risolvere il caso, ricorrendo all’aiuto “fuori ordinanza” dei più giovani della sua squadra, gli agenti Ferrini e Giovannini. Ma, anche, alla competenza di due illustri studiosi.

Letto da: Paolo

Opinione personale: Trattandosi al solito di un’opinione, va da sè che è soggettiva, tuttavia l’ho trovato veramente noioso e con una lettura appesantita dai dialoghi sempre uguali, basati soprattutto alle beghe accademiche fra i vari professori e letterati. Anche la parte “gialla” è inconcludente, le indagini seguono un clichè quasi banale con il brillante commissario di polizia contrapposto al povero appuntato dei carabinieri e via dicendo. Vabbè…

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 11 ottobre 2012 da in Consumatori & Utenti con tag , , , , .
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