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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Il giorno del giudizio

di L. Brunelli & A. Metalli

Fazi – Pagg. 280 – € 9,90

giorno giudizio

Trama: In un futuro prossimo un aereo di linea precipita sulla Cappella Sistina mentre è in corso il conclave per eleggere il successore di Leone XIV. Una strage il cui impatto simbolico è paragonabile solo all’attentato dell’11 settembre: a New York le torri del capitalismo, a Roma il centro spirituale della cristianità, nel momento segretissimo e solenne della scelta di un nuovo papa.

I sospetti ricadono immediatamente su due ragazzi tunisini presenti sul volo, ma la pista islamica non convince del tutto il capo dell’antiterrorismo Mario Romeo, fumatore incallito e calabrese testa dura. Tutto il mondo s’interroga sull’attentato più spettacolare della storia, che riaccende l’antica polemica in merito alla profezia di Malachia sull’ultimo papa. Intanto una Chiesa senza la sua guida, con il collegio cardinalizio annientato, si trova ad affrontare una questione che non si era mai posta prima. Il cardinale cinese Jin Lan Wu è l’unico sopravvissuto alle macerie della Sistina, ma è in fin di vita.

Il focus dell’attenzione si sposta sui due prelati non presenti al conclave: il cardinale filippino Jim Aquino, gravemente malato ma intenzionato a riscattare con l’ultimo viaggio a Roma un’esistenza non sempre ispirata al Vangelo, e il colombiano Justo Marulanda Saenz, prigioniero da giorni dei guerriglieri delle FARC. Chi e come ora eleggerà il successore dell’apostolo Pietro? Un thriller che invita il lettore nelle stanze segrete del Vaticano.

Letto da: Famiglia K

Opinione personale: Questo è il classico caso in cui è evidente che si tratta di un’opinione personale, dato che lo abbiamo letto in due ed i pareri sono contrastanti; tra l’altro in genere sono io che apprezzo i libri con trame d’azione, con intrighi e complotti, mentre la Signora K preferisce libri più lenti.

Per quel che mi riguarda la trama non mi ha mai catturato, nonostante i presupposti, forse per lo stile di scrittura, ma anche perchè in realtà non c’è un’indagine degna di questo nome e sono troppe le situazioni in ballo, dall’attentato, al sequestro del cardinale, alle vicende personali di Sandra ed allo scarso spessore del personaggio del Dott. Romeo.

Tanta carne al fuoco, ma con scarso profondità ed una trama che non costringe il lettore e cercare una soluzione che, infatti, latita. La fine è deludente, spiega poco e non tutto si chiarisce realmente, restano situazioni in siospeso o, meglio, le dobbiamo considerare chiuse perchè in realtà gli autori le abbandonano.

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Questa voce è stata pubblicata il 25 gennaio 2013 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , , , .