in sintesi un articolo che leggo su Altroconsumo – Consiglio inoltre la lettura anche di questo articolo de Il Fatto Alimentare e se vuoi qualche informazione integrativa, clicca QUI e QUI per leggere un articolo sugli sprechi alimentari
(detto per inciso, giusto la scorsa settimana da Eataly abbiamo trovato un bel pezzo di arrosto de La Granda, normalmente fuori portata dalle nostre tasche, scontato al 50% … 😉 )
Tra le corsie dei supermercati italiani, da qualche tempo, sono comparsi prodotti con scadenza ravvicinata in saldo. Alimentari presenti nei banchi frigo o sugli scaffali con percentuali di sconto variabili, perché venduti a ridosso della data di scadenza.
Ma è sicuro consumarli? Ci si può fidare?
Una prima distinzione va fatta tra i prodotti da consumare “preferibilmente entro” e i prodotti che, invece, devono essere consumati “entro” una determinata data.
Da consumare preferibilmente entro: Si parla di prodotti che garantiscono inalterato il proprio valore nutrizionale se consumati entro la data segnalata sulla confezione.
Se una alimento va consumato preferibilmente entro il 18 settembre 2013, di fatto, significa che entro questa data garantirà il proprio valore nutrizionale, anche in termini di gusto e aroma.
Una volta passata questa data, invece, le caratteristiche del prodotto potrebbero venire alterate o compromesse.
Chiariamo: questo non significa che non sia più commestibile o sicuro, semplicemente non avrà lo stesso apporto di nutrimenti dichiarato o magari ne risentirà in termini di gusto.
Da consumare entro: In questo caso parliamo di prodotti per cui la data di scadenza è tassativa ed è raccomandabile di non consumarli successivamente
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