un articolo di Maurizio Caprino
– su molti viali con luci e alberi la visibilità è molto minore di ciò che si pensa;
– in certi contesti anche l’acustica fa brutti scherzi, per cui un pedone può credere che non stia passando nessuno e decidere di attraversare nel momento più sbagliato.
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Nota di Paoblog: Caprino lo ha detto sa subito, nel suo primo articolo, che i giornali avrebbero scritto di tutto e di più, tuttavia leggo oggi sul Corriere un articolo di Isabella Bossi Fedrigotti che inizia così: “Non c’è dubbio che l’automobile andasse troppo veloce”
L’articolo poi è impostato sul fatto che anche l’automobilista sia una vittima, il che è vero, tuttavia se il tratto di strada è a scorrimento veloce, ritengo vi sia un limite di 70 kmh, come il tratto del cavalcavia di MonteCeneri.
Ed allora se la Fedrigotti non ha già in mano i riscontri dei vigili, vien da chiedersi se non sarebbe il caso di attenersi ai fatti conosciuti. Può benissimo essere che l’automobilista andasse troppo forte, tuttavia ci si dimentica sempre di valutare i fatti con la testa e non con la pancia.
A prescidere dal fatto che la donna è sbucata da dove non doveva sbucare, viene anche da chiedersi se abbia guardato prima di attraversare, tra l’altro in un punto vietato e quindi pericoloso. I fari dell’auto che sopraggiunge, che vada a 50 kmh o 80, si vedono.
Resta il fatto che a 60 kmh il tempo di arresto medio è di 33 metri, per cui un ostacolo che sbuca di colpo non è evitabile. Se fosse andato a 50 kmh (idea insana in una strada a scorrimento veloce) i metri sarebbero stati 25.
E quindi? Non è fatalità, ma senza voler essere cinici si tratta di un incidente sicuramente evitabile se la signora avesse agito con buonsenso.
Giusto fare le verifiche sul comportamento dell’automobilista, peraltro negativo ai test su droghe ed alcol, magari senza gettargli addosso il peso di un’accusa di omicidio plurimo, che non ritengo un atto dovuto.
Di certo c’è che non si impara nulla dalle disgrazie altrui, come puoi vedere dalle foto scattate il giorno seguente dal Corriere nello stesso tratto di strada. Eccone una, tanto per capirci…
I commenti sono chiusi.
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– ci sono le condizioni perchè l’automobilista venga assolto in sede penale; non mi sembra invece che i segnali/dissuasori a “bordo strada” per evitare l’attraversamento dei pedoni siano ben evidenti: responsabilità per l’Ente proprietario della strada?