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Patenti a “basso prezzo”: poco spazio per sedersi e lezioni “lampo”, ma anche i corsi tradizionali…

autoblogun articolo di Maurizio Caprino

Accattatevi la patente a 99 euro. Si trovano anche offerte del genere sul web. E così vengono polverizzate anche offerte precedenti che già ci avevano scandalizzati.

Facile dire che si rischia di avere una preparazione inadeguata, ma l’Unasca ha voluto andare più a fondo mandando un ragazzo a simulare l'”acquisto” di un corso del genere esibendo il coupon scaricato da internet.

Ha trovato che gli era stata già fissata la data dell’esame, previsto per appena un mese e mezzo dopo l’iscrizione al corso: se in questo poco tempo non si riesce a prepararsi bene e si viene bocciati, occorre pagarsi un altro corso. Inoltre, pochi posti a sedere in aula e impossibilità di recuperare le lezioni eventualmente perse. Al limite, se proprio si vuole, la si recupera pagando un extra.

Fin qui l’inchiesta-denuncia dell’Unasca. Che però è l’associazione delle autoscuole e quindi ha una visione di parte.

Sta quindi a noi aggiungere che troppo spesso i corsi “tradizionali” (quelli da 500 euro o più), rispetto a quelli a basso prezzo, hanno il solo vantaggio di essere più “comodi” e diluibili nel tempo. Dunque, non è che diano una grande preparazione.

L’obiezione che fanno i titolari di autoscuola è che la gente non sarebbe disposta a pagare ancora di più per avere corsi più approfonditi, con più lezioni pratiche in strada e qualche piccolo esercizio di manovra di emergenza (quelli più complessi li lasciamo alle scuole di guida sicura). In buona parte hanno ragione.

Sta a noi clienti renderci conto di quanto sia importante imparare davvero bene e mandare i nostri figli solo da chi può insegnarglielo al meglio.

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