Non auguro certamente a nessuno un incidente che metta i genitori davanti alle loro responsabilità, tanto più che il primo a pagare per la superficialità dei genitori sarebbe proprio il bambino, tuttavia è stancante leggere sempre le stesse notizie che raccontano incidenti sempre uguali con traumi (o peggio) assolutamente evitabili agendo con buonsenso e, volendo esagerare, anche nel rispetto delle norme.
Più leggo questi articoli e meno capisco i molti (perchè sono molti) genitori che continuano imperterriti a tenere il bambino in braccio sul sedile anteriore.
E se non capisci un testo scritto, proviamo con le immagini.
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un articolo di Maurizio Caprino
Che sarà mai portare in braccio i bimbi mentre si va in auto? In fondo, non siamo tutti cresciuti così, tra le amorevoli braccia dei genitori anche durante gli spostamenti?
Per chi non lo avesse capito, sto prendendo in giro quei tanti che ancora non si mettono in testa non solo che queste argomentazioni sono sempre state sbagliate, ma anche che oggi ci sono gli airbag, che ai bambini fanno male: la loro apertura è progettata per salvare un adulto regolarmente allacciato e quindi travolge in pieno un bambino tenuto in braccio, che sta molto più vicino alla plancia e quindi è esposto in pieno alla forza del pallone che si sta gonfiando.
Non ci credete? Leggete allora la notizia della bimba di sei anni finita in rianimazione a Torino per un incidente banalissimo.
Credete sia solo sfortuna? Tenetevi pure la vostra opinione.
Ma poi non lamentatevi se poi capita nella vostra auto e vi indagano per lesioni colpose e vi chiedono i danni.
Tralasciamo il fatto che siamo sempre lì a raccontare e denunciare le stesse cose.
Trovo interessante quanto leggo in chiusura, nell’articolo de La Stampa: “«Quando ci accorgiamo di questi comportamenti siamo tenuti a infliggere al conducente una multa da 70 a 285 euro – spiegano al comando dei vigili urbani”
Non so come agiscano i vigili torinesi, ma vedo abitualmente auto con bambini seduti in braccio alla mamma così come slacciati sui sedili posteriori, in piedi fra i sedili (ed anche nel bagagliaio della Smart), passare davanti ai vigili posti sugli incroci senza che uno di questi, non dico faccia una multa, ma almeno richiami i genitori.
Vedi: https://paoblog.net/2009/02/25/mamma-a-bordo/
Non saranno le multe a far ragionare genitori che hanno auto infarcite di airbag, che si allacciano la cintura e poi trasportano il bambino con totale disprezzo di buosenso e regole. Serve un’educazione stradale che non abbiamo.
Ogni genitore pesantemente redarguito, “potrebbe” fare la differenza, salvare un bambino, nell’immediato come nel futuro.
Servirà? Non Servirà? Ma almeno provateci, vigili.