un’ampia sintesi di un articolo di Eleonora Viganò che leggo su Il Fatto Alimentare
In Italia vengono importate grosse quantità di pappa reale dalla Cina, che vengono rivendute a caro prezzo come prodotto made in Italy. L’operazione è davvero vantaggiosa perché si compra a 30-35 €/Kg quella cinese e poi si vende a 600 €/kg cambiando l’origine.
Recentemente Bruno Pasini, in qualità di fondatore dell’Associazione per la produzione e valorizzazione della pappa reale fresca italiana (CO.PA.IT), ha denunciato uno di questi episodi, con conseguente sequestro da parte del Corpo Forestale dello Stato di confezioni di pappa reale cinese spacciate come merce italiana pronte per la vendita on line.
L’indagato vendeva il prodotto, in nero e falsificando certificati e lotti di produzione, a colleghi apicoltori in confezioni da 1 kg o pronto in boccette da 10 grammi per la vendita al dettaglio.
«È difficile dimostrare una frode nel caso della pappa reale – commenta Velardocchia – poiché contrariamene a quanto succede per il miele, non esistono obblighi per l’indicazione del luogo di produzione».
La pappa reale si può considerare un alimento e quindi sull’etichetta andrebbe indicato il lotto, la zona di produzione e la data di scadenza. In realtà nessuna di queste informazioni è obbligatoria per legge e questa lacuna lascia spazio alle furberie.
«A chi non è capitato di passare tra le bancarelle dei mercatini rionali e vedere apicoltori con il loro banchetto di miele, propoli, polline e pappa reale? – chiede Velardocchia – Spesso il consumatore è indotto a pensare che tutti i prodotti siano della casa, ma a volte non è così.
L’etichetta non aiuta: in molti casi la dicitura sulla confezione “prodotto confezionato da…” può trarre in inganno, anche negli acquisti effettuati presso supermercati, erboristerie e farmacie. La frase sull’etichetta indica che il prodotto (non mio) è stato solo confezionato da me. La scritta che attesta la vera origine nazionale è ”prodotto e confezionato da…” ».
Secondo i dati forniti dal Copait, sembra che circa il 90% della pappa reale venduta in Italia sia da importazione, soprattutto cinese.
Ma cosa significa in termini di sicurezza? In realtà poco, perché dalla Cina arriva un prodotto comunque controllato e mediamente sicuro, anche se potrebbero nascere problemi per interruzioni della catena del freddo, a causa della distanza (circa 8000 km).
La minaccia più seria alla salute arriva invece proprio dall’Italia. Basti pensare che il prodotto, nel caso scoperto dalla Forestale con la operazione Pappa Virtuale, veniva acquistato da apicoltori e commercianti e poi riconfezionato in laboratori privi degli opportuni requisiti igienico-sanitari o addirittura sconosciuti alle USL.
L’elemento più paradossale è che sono gli stessi apicoltori o commercianti italiani a truffare e danneggiare il nostro mercato.
La Cina esporta correttamente la pappa reale, con i certificati previsti per legge e con le indicazione del lotto, mentre alcuni produttori italiani falsificano le carte e vendono come made in italy una pappa reale che hanno pagato 20 volte meno. Si tratta di concorrenza sleale che danneggia enormemente i produttori onesti.
come detto, al 100% non puoi essere sicuro neanche in un paese normale… fermo restando che questa è gente che fa del suo meglio, ma per fregarti… ovvio che se metti un timbro falso…
però ogni tanto si possono cercare informazioni… uscendo dal tema, guarda quella ragazza citata nel post sul lavoro dei giovani, che andando un pò più a fondo ha visto la truffa ..
la sicurezza assoluta non esiste
in ogni caso ogni tanto la fregatura me la becco anch’io, però facciod el mio meglio per imparare ed un passo dopo l’altro mi affino sempre più….
il boicottaggio, però, cosa diversa dall’attenzione e dalla prevenzione… nel momento in cui sai per certo che il prodotto X è una fregatura, il boicottaggio è lì che ti aspetta, basta solo non essere pigri, ma determinati
Scusa ma mi fai capire come facciamo ad essere sicuri al 100% che quello che compriamo sia effettivamente quanto dichiarato?
L’informazione serve a poco se poi c’è sempre la frode dietro l’angolo.
Il boicottaggio in questi casi è una mission impossible 😉
se vogliono fregarci, alla fine ci fregano, non ci piove…
tuttavia noi possiamo 1) limitare i danni ma 2) se fossimo tutti consumatori consapevoli, a questi farabutti toglieremmo la terra sotto i piedi, perchè se il loro giochetto sta in piedi è perchè noi compriamo… e si ritorna al discorso fatto l’altro giorno del guardare da un’altra parte ….Vedi: https://paoblog.net/2014/02/26/consumatori-cittadini-la-politica-dello-struzzo-secondo-me-non-paga/
Sono d’accordo ma resta il fatto che puoi essere informato quanto vuoi ma se sei vittima di imbrogli che vengono fatti a monte, c’è poco da fare.
e qui casca l’asino, grazie a questi personaggi, si sputtana l’intera filiera dove ci sono persone che si fanno un mazzo così per lavorare correttamente e vengono accomunate a questi imbecilli
ed ancora una volta torna d’attualità il mio solito ritornelllo ovvero il consumatore infomato FA la differenza 😉
Mi sembra che gli onesti ormai siano diventati davvero delle mosche bianche… qui tra finti prodotti biologici, finti Dop/Doc etc. e finti prodotti made in Italy non se ne viene fuori… inizio davvero a credere che sia tutta una truffa per spillarci più soldi e basta.