La cosa è paradossale, lo so, ma questo è un libro che segnalo dopo aver visto una breve intervista all’autore a Mizar, ma nel contempo so bene che non lo comprerò, perchè dopo tre pagine lo lancerei (con rabbia) dalla finestra (si fa per dire…).
E’ sufficiente leggere le prime righe della sinossi per capire che aria tira: Un club esclusivo di poche migliaia di persone, non elette democraticamente, che decide i destini di intere popolazioni, in grado di manipolare i mercati finanziari e di imporsi sulla politica e sugli Stati…
Chi sono, come agiscono e quali obiettivi hanno i banchieri – i famigerati bankster – che guidano i giochi delle banche centrali e vivono sulle spalle della classe media e dei ceti più poveri?
Il libro di Ciarrocca riesce a mappare il genoma della finanza mondiale attraverso la rete di società finanziarie e industriali che di fatto controllano l’economia mondiale, e ne denuncia la pericolosità.
Ecco come i grandi istituti commerciali azionisti delle banche centrali, innanzitutto la Federal Reserve e la Bce, riescono a veicolare le informazioni e a tirare le fila del capitalismo mondiale.
Il prezzo di materie prime, azioni, obbligazioni, valute, non è frutto di una contrattazione libera, quella è solo una messa in scena. La realtà è ben diversa: sono i bankster a condurre il gregge dei piccoli risparmiatori e dei contribuenti, complici le agenzie specializzate come Moody’s e Standard & Poor’s e i governi loro alleati, pronti a scaricare sulla collettività il peso delle crisi e l’onere di generare nuovo cash.
Come uscirne? La proposta c’è, e l’autore ce la illustra. I cittadini sarebbero finalmente svincolati dai diktat della finanza, e i governi non dovrebbero più cedere il potere di creare moneta. Una rivoluzione dalla parte della gente che lavora e dell’economia reale.
Potrebbero interessarti anche questi: Bolle, balle,sfere di cristallo – La rivolta del correntista – C’era una volta la crisi – Consiglio anche la visione di questa puntata di Mizar dove l’economista Becchetti spiega al meglio la sua visione economica che, sempre da uomo della strada, condivido in pieno.
>> , e i governi non dovrebbero più cedere il potere di creare moneta.
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Questo immagino implichi l’uscita dall’Euro, non vedo come potrebbe essere altrimenti. Mi pare implichi anche la fine dell’indipendenza delle banche centrali.
Entrambi sono sviluppi auspicabili, a mio avviso.
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sicuri si diventa, Ride Safe