Il popolo del web è specializzato nell’indignazione facile, che si concretizza spesso in commenti ed insulti scritti nei Forum oppure su Facebook (ed in questo caso, occhio a quello che scrivete), ma passato il momento dello sdegno, si va oltre.
Meglio sarebbe incanalare tempo ed energie aderendo ad iniziative concrete, che mirino ad ottenere un reale cambiamento, così come fanno Avaaz, Oxfam ed altre organizzzazioni.
Sarebbe poi il caso di ricordare quella 17enne americana che ha fatto piegare la testa a colossi come Coca Cola & Pepsi oppure a quei boicottaggi contro aumenti ingiustificati di prodotti alimentari.
Forse è meglio un mi piace in meno e qualche firma, seppur virtuale, in più.
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Il Fatto Alimentare ha lanciato una petizione online su Change.org per fermare l’invasione dell’olio di palma nei prodotti alimentari. Per sottoscriverla clicca sulla pagina di Change.org (clicca qui).
Dal prossimo 13 dicembre milioni di consumatori italiani ed europei scopriranno la presenza di un nuovo ingrediente in migliaia di prodotti alimentari. Stiamo parlando dell’olio di palma, una sostanza fino a oggi camuffata dietro la scritta “olii e grassi vegetali”.
Per rendersi conto di quanto l’olio di palma sia diffuso basta dire che è il grasso principale di quasi tutte le merendine, i biscotti, gli snack dolci e salati, le creme… in vendita nei supermercati.
L’ampio utilizzo di questa materia prima è dovuto sia al costo estremamente basso, sia al fatto di avere caratteristiche simili al burro.
Il Fatto Alimentare dice “no” all’olio di palma per motivi etici, ambientali e di salute e invita le aziende a sostituirlo con altri oli vegetali non idrogenati o burro.
Il Fatto Alimentare chiede al Ministero della salute e agli enti pubblici di disporre l’esclusione dalle pubbliche forniture di alimenti che contengano olio di palma.
Questa clausola deve essere inserita in tutti i capitolati di appalto per l’approvvigionamento delle mense scolastiche, ospedaliere e aziendali, nonché dei distributori automatici collocati in scuole e pubblici edifici.
Lettura integrale dell’articolo QUI
leggendo l’articolo, avevo notato come Coop non avesse ancora aderito all’appello, per cui ieri ho scritto a Coop Lombardia …
oggi leggo sul Fatto Alimentare questo articolo 🙂
“La catena di supermercati Coop ha risposto al nostra petizione sull’olio di palma con questa nota dove si ricorda che dal 2005 i prodotti con il marchio del gruppo, riportano in chiaro la presenza di questo ingrediente”
http://www.ilfattoalimentare.it/coop-olio-di-palma-etichette.html