in sintesi un articolo che leggo su Rinnovabili.it il cui contenuto non mi stupisce, visto che sono anni che si annunciano bonifiche e poi non succede mai nulla. Vedi ad esempio l’inquinamento della falda acquifera di Tezze sul Brenta.
D’altro canto, in un post dello scorso anno scrivevo:
ti ritrovi a guardare la puntata del 1° febbraio di Rai Ambiente (Clicca qui per vederla) e scoprire che i bambini in molte località bresciane non possono giocare sui prati perchè il livello di contaminazione dei terreni è troppo alto, per cui sono obbligati a vivere la loro giovinezza saltellando sul cemento che li isola dall’inquinamento.
Cambiano i Presidenti del Consiglio, cambiano i partiti al comando, cambiano i Ministri, ma resta il fatto che:
Lo Stato abbandona anche i più meritevoli fra noi. Che vergogna, mi dimetto…
Basta lungaggini, la Terra dei fuochi merita risposte, e il ddl ecoreati è una di queste. Sono le dichiarazioni di Legambiente, che lamenta troppi ritardi nelle analisi, l’inadempienza nelle bonifiche, il mancato risanamento delle falde acquifere.
L’occasione per tirare le orecchie al governo è stata la presentazione a Caserta del dossier “Terra dei fuochi, a che punto siamo”, che elenca tutti i capitoli ancora aperti dopo uno dei più grandi scandali che hanno scosso l’Italia negli ultimi anni.
A 12 mesi di distanza dalla legge del 6 febbraio 2014, «gli unici dati presentati dai ministeri delle Politiche agricole e forestali, dell’Ambiente e della Salute sullo stato di contaminazione nei 57 Comuni perimetrati (diventati nei mesi successivi 88), risalgono alla conferenza stampa dell’11 marzo 2014».
I risultati delle indagini dirette sui terreni di 51 siti definiti “prioritari e maggiormente a rischio” non sono ancora stati resi noti, anche se erano attesi per lo scorso giugno.
Anche le bonifiche «restano una chimera», denuncia Legambiente: nella maggior parte dei casi le operazioni non sono mai nemmeno iniziate.
«Fino ad oggi non sono state previste neanche le attività di risanamento delle falde fortemente contaminate e nelle aree agricole non sono state attivate procedure di analisi e caratterizzazione».
Le ricadute dell’inquinamento pesano anche sulla salute: l’Istituto superiore di sanità ha rilevato un eccesso di mortalità e ospedalizzazione nella popolazione residente nei 55 comuni della Terra dei fuochi.
Le cause sono diverse patologie tumorali che hanno coinvolto anche un alto numero di bambini nel primo anno di vita.
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