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Lombardia: Incidenti in montagna, agli imprudenti le spese di soccorso

Oggi leggo sul Corriere che:

La compartecipazione alle spese per gli interventi di soccorso alpino, in particolare l’elisoccorso in zone di montagna in casi di imprudenza o se l’escursionista non necessiti di cure e accertamenti diagnostici è legge in Lombardia.

Le tariffe della compartecipazione sanitaria saranno stabilite dalla giunta entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge.

In ogni caso, spiegano dal Pirellone, il richiedente non potrà pagare più del 50 per cento del costo effettivo del servizio, mentre per i residenti in Lombardia è prevista una riduzione del 30 per cento sul costo a carico.

A me sembra che sia ora di rendere responsabili delle loro azioni tutti questi approssimati che vanno in montagna come se fossero in spiaggia a Rimini. Che di gente che scende dalla funivia, sulle Dolomiti, in ciabatte se non scarpe con il tacco, ne ho viste.

Notevole leggere in un altro articolo che Le opposizioni di centrosinistra e il Movimento 5 Stelle hanno votato contro.

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Ricordando però il commento dell’Amico Angelo R al post Gli scalatori vogliono la libertà di scalare gli ho chiesto un parere:

Caro Paolo, in questi ultimi anni sono stato “testimone” di operazioni di soccorso effettuate per “portare in salvo” pseudo alpinisti che si erano messi nei pasticci (Pasticci? in realtà si trattava di situazioni dalle quali uno con un minimo di esperienza se la sarebbe potuta tranquillamente cavare da solo!) per incompetenza, incapacità, superficialità, presunzione … e chi più ne ha più ne metta!

In almeno due casi sono stato presente di persona quando individui, che poi hanno chiamato il soccorso per farsi venire a prendere, chiedevano informazioni sulla cosa che dovevano fare (e da lì si capiva che con quella cosa loro non centravano nulla!), infischiandosene dei consigli che in quel momento venivano loro dati.

Partivano, si incrodavano e … cellulare alla mano … chiamavano il soccorso. E dopo un intervento costato tempo, energie, fatica e, talvolta, rischi, tutto finiva a “tarallucci e vino”!

Per casi così, casi determinati da palese “stupidità etc. etc. casi finiti senza incidente, feriti … casi dove il soccorso è stato utilizzato come si utilizza un taxi quando si è stanchi e non si ha più voglia di andare a piedi … per casi del genere … finalmente si paga!

E non entro nel merito del 50% o dell’ulteriore sconto per i residenti … è già buona che il messaggio che viene mandato è: “attenzione, il soccorso vi può costare caro, pensateci bene prima di fare l’quazione … alla peggio chiamiamo il soccorso”!

E sono ben consapevole che se ne potrebbe dire e scrivere e argomentare e trovare eccezioni, distinguo e così via all’argomento, ma a caldo mi sento di dire che era ora che si facesse qualcosa per normare l’utilizzo di questo importante “mezzo” di salvataggio che è il soccorso alpino!

Da qui a dire che il problema è risolto ne passa, ma mai si comincia con il tentare di risolverlo ….

A supporto di quanto sopra, leggi anche l’interessante intervista che il Pupo Alpinista ha fatto a Massimo Mariani, soccorritore del Gruppo Tecnico Unità Cinofile di Moena.

 

2 commenti su “Lombardia: Incidenti in montagna, agli imprudenti le spese di soccorso

  1. Morbida Dolcezza
    11 marzo 2015
    Avatar di Morbida Dolcezza

    Finalmente! E’ ora che la gente si responsabilizzi!

  2. Poppea
    11 marzo 2015
    Avatar di Poppea

    Io farei pagare l’intero quando tocchi la tasca l’italiano chissà com’è diventa più responsabile

I commenti sono chiusi.