Articolo aggiornato dopo la pubblicazione
Per quel che mi riguarda faccio benzina al Q8 easy di Vittuone (MI) al prezzo di € 1,507/lt (dato aggiornato al 13 settembre 2017).
Ho verificato la scorsa settimana che il Q8 servito di via Asiago, a Milano, ha un prezzo di € 1,91/lt. ovvero +41 cent rispetto ai self dello stesso marchio, differenza ben più marcata rispetto ai pochi cent di cui leggo in questo articolo di SicurAuto che copio in sintesi.
Quanto scritto nell’articolo di SicurAuto inoltre si scontra con quanto mi ha scritto Q8 Italia il 18 settembre 2017:
“In materia di distribuzione carburanti esiste una normativa specifica che impone alle compagnie petrolifere di indicare al gestore rivenditore comodatario esclusivamente un prezzo consigliato per la rivendita al pubblico dei carburanti acquistati dal predetto gestore in esclusiva dalla compagnia stessa.
Il gestore, poi, nell’ambito della propria autonomia imprenditoriale, decide liberamente il prezzo finale dei prodotti da praticare al pubblico presso l’impianto, potendosi discostare dal prezzo consigliato dalla compagnia di riferimento, decidendo di fare prezzi più alti o prezzi più bassi.
In ogni caso il prezzo praticato al cliente finale è stabilito dal gestore del singolo impianto. Confidiamo di aver contribuito a fare un po’ di chiarezza in una tematica non sempre nota ma di crescente interesse.”
Non esiste che “il prezzo che la compagnia indica al gestore è quello per la modalità self e che per quello con servizio il gestore decida in autonomia”.
Le compagnie, nel rapporto contrattuale col gestore, indicano distintamente:
a) un prezzo raccomandato, sia per il self che per il servito;
b) un prezzo massimo, sia per il self che per il servito, che non deve superare di ben determinati valori il prezzo raccomandato.
E quali sono questi numeri?
Sono notizie riservate di ciascun marchio, ma variano attorno a 0,5-0,7 cent/litro per il self e a 1,0-1,5 cent/litro per il servito.
Niente giustifica differenze di 8 cent men che meno di 20/30 centesimi/litro. Le differenze stanno nelle politiche commerciali delle aziende petrolifere, tese a conciliare il conseguimento di erogati e di migliori marginalità in una lunga fase di stress del mercato.
Si è così avviato un circolo vizioso che costringe a rincorrere sulla rete i concorrenti con prezzi self che deprimono i margini, che poi però si cerca di recuperare in parte con un mix di prezzi troppo alti sul servito.