Articolo aggiornato dopo la pubblicazione
Con Telecom non mi raccapezzo più, per cui faccio il punto:
17 aprile 2015: Telecom diventa Tim, i costi sono quelli che sono, parte la disdetta…
28 maggio 2015: Telecom dice che hai diritto al recesso gratuito ed infatti arriva l’addebito di 35 €
30 giugno 2015: Telecom, via Twitter conferma lo storno dei 35 € non dovuti per il recesso
Tiriamo le somme, quindi: è stata inviata la disdetta della quale Telecom dovrebbe aver preso atto, tanto è vero che la linea telefonica non c’è più…
Se non fosse che…
23 luglio 2015: arriva una fattura, riferita a Luglio 2015, con la dicitura “non c’è niente da pagare” (e ci mancherebbe 😉 ) ed una nota in calce: Il totale che appare su questo conto non è da pagare e le verrà interamente abbuonato.
Tuttavia se mio padre ha chiuso il contratto con decorrenza 1° maggio, non capisco perchè a fine luglio debbano inviare un’altra fattura.
Il dettaglio dei costi parla di: Adeguamento Voce per il periodo di 01 maggio 2015 per un importo di € 0,11 + 0,45 di spese spedizione fattura.
ma fosse finita qui…
30 luglio 2015: oggi sono arrivate insieme ben 2 comunicazioni da Telecom …
la prima, datata 17 luglio è un sollecito di pagamento per la fattura che, come detto, è già stata stornata
la seconda, datata 20 luglio, è la comunicazione del rimborso della fattura che, essendo stato stornato l’importo non dovuto, in realtà non è stata pagata, se non per ladifferenza di pochi € di traffico telefonico, pagati a parte con bollettino postale, come da istruzioni della stessa Telecom.
Tutto è partito dall’evidente malafede di Telecom che ha addebitato spese che loro per primi avevano detto che non erano dovute ed andando avanti si sono accavallate fatture, storni, solleciti e quant’altro.
Non sarebbe stato meglio lavorare da subito con correttezza e nel rispetto delle norme?
Leggi anche questo articolo di Altroconsumo: Telecom cambia tariffe? Se cambi operatore non devi pagare