Telecom stessa dice che l’utente ha diritto al recesso gratuito a seguito della variazione contrattuale di cui ho scritto nel post
Successivamente parte la disdetta (leggi: Telecom diventa Tim, i costi sono quelli che sono, parte la disdetta…) e Telecom chiama l’utenti cercando di convincerlo a recedere dal recesso (scusate il gioco di parole 😀 ) e con notevole scorrettezza l’operatrice parla di una penale per il recesso.
Leggi:Mandi la disdetta a Telecom e ricevi questa telefonata surreale…
Preso atto di tutto questo ecco che ieri il Testimone riceve questa lettera di Telecom con l’addebito dei 35 € che, mi ripeto, non sono dovuti.
Parte la telefonata al 187, effettuata con un cellulare, per sentirsi dire dall’operatore: ma lei mi sta chiamando da un’altra linea … (vedi te, l’altra l’ho chiusa) e successivamente abbozza una scusa che non sta in piedi, attribuendo la colpa al sistema ...
e devi anche sentirti pure chiedere dove sia il problema, che tanto basta fare un reclamo e chiedere il rimborso.
Ma lavorare bene da subito non sarebbe meglio?
E com’è che questo misterioso sistema quando fa le bizze è solo per causare danni e fastidi agli utenti?
Capita mai che emetta tutte le fatture ad importo zero? 😉
Comunque sia, la scorsa settimana a mio padre dopo la disdetta avevo fatto revocare in banca il Rid a favore di Telecom, in modo da evitare che una fattura non dovuta andasse automaticamente in pagamento… 😉
A testimonianza di quanto già scritto in questo post: La potenza del web ovvero meglio “lavare i panni sporchi” in pubblico ecco che via Twitter arriva la conferma dello storno da parte di Telecom.
Una domanda nasce spontanea: non era meglio comportarsi correttamente da subito?
Il tentativo di prendersi 35 € non dovuti, vale una pessima figura?
P.S. Come scrivevo nel post: Umberto Eco: “Con i social parola a legioni di imbecilli.” Vero, ma vero anche che… ecco che se ben usati, i “Social” danno voce a cittadini in difficoltà, permettendogli di avere giustizia.