Capisco benissimo lo sconforto che traspare dal commento di Pietro Vanessi a supporto di questa sua vignetta, tuttavia io resto della mia idea (vedi in calce):
Se ne vedono ormai di tutti i colori. Viviamo in un Paese da anni allo sbando che vive su sprechi enormi (basta pensare al numero dei nostri parlamentari e ai loro stipendi rapportati a Paesi come l’America o Londra), tra corruzione, agevolazioni per “la casta” degli eletti (Politici e famigliari annessi), appalti gonfiati e mafia infiltrata un po’ ovunque.
Conoscete forse un Ente completamente “pulito” e “sano”, in Italia, oggi?
Un governo che non sa più come tentare di raccimolare spicci a danno dei contribuenti più fragili e indifesi senza operare con tagli seri agli sprechi vergognosi, quali i vitalizi d’oro o l’acquisto di inutili aerei da caccia militare.
La cosa peggiore poi, è assistere inermi e a bocca aperta a tutto questo scempio, incapaci di reagire e, al massimo, con punte di indignazione scritta su 4 social network con l’invito a cliccare dei “like”.
Un po’ come quello che sto facendo io, qui… sapendo che sarà del tutto inutile.
Qualche volta, nel mio piccolo, mi va bene e riesco a far ripulire, ad esempio, la Superstrada per Malpensa oppure a far ripristinare il servizio di trasfusioni del sangue per gli anziani, direttamente nella struttura che li ospita.
Mi deprimo, mi incazzo, mi batto, ma soprattutto stimolo chi mi sta intorno. Servirà? Non servirà? Non lo so, ma di certo non si potrà dire che non ci ho (abbiamo) provato.
Certe volte sembra solo una bella frase, ma è vero che la goccia scava la roccia e se non riusciremo a cambiare i politici, sarebbe già un bel passo avanti se facessimo migliorare i cittadini.