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Social Network: consigli per difendere la tua privacy

webCi sono i più disinibiti, che usano i social network come una sorta di diario personale in cui parlare di sé e di ciò che pensano; ci sono i discreti, quelli che li usano per restare, virtualmente, nella loro rete di persone e interessi, ma senza esporsi più di tanto; ci sono gli “apocalittici”, quelli che decidono di starsene al di fuori e anzi li snobbano un po’, considerando quasi dei matti quelli che si “mettono in piazza così”.

Abbiamo condotto un’inchiesta sulla piattaforma più usata (dal 76% degli utilizzatori di internet) e che più si presta all’espressione diretta della personalità.

Ma qual è l’atteggiamento generale degli utenti rispetto alle proprie informazioni più intime?

Dai nostri dati sembra che ci sia ormai una notevole disinvoltura: per il 37% degli utenti non è un problema mostrare la propria personalità online, anche se questa potrebbe essere accessibile a degli sconosciuti.

Circa una persona su quattro ritiene per niente sensibili informazioni private che potrebbero essere deducibili dalla sua attività online e relative, per esempio, alle sue presenti e passate relazioni sentimentali, o al suo lavoro.

Eppure i problemi legati alla privacy possono capitare: status o foto imbarazzanti che inaspettatamente creano dei grattacapi al lavoro, con il partner, con i familiari o in generale danni alla reputazione.

D’altronde, non è che, sui social, si è sempre così cauti o padroni di ciò che accade, come mostrano i contenuti postati per sbaglio (è successo al 23% delle persone) o di cui ci si è pentiti (25%), cancellazione di tag che ci identificano in una foto imbarazzante (39%) e così via.

Si può essere disinibiti sui social, certo, ma questo non vuol dire che non si debba avere il più possibile il controllo di ciò che si fa o ci succede intorno.

Un buon punto di partenza è considerare ogni post come destinato a essere comunque pubblico e a restare online potenzialmente per sempre.

Ancora più attenzione va data per chi è interessato a una possibile futura ricerca di lavoro: le risorse umane ormai vanno spesso sui profili dei candidati per farsene un’idea.

(Leggi anche: Sei candidato alle elezioni per il Sindaco, vado su FB, guardo il tuo profilo e…)

Nell’inchiesta abbiamo elencato alcuni piccoli accorgimenti da seguire per proteggere la propria privacy su Facebook…

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