Stesso principio attivo, ma prezzi più alti.
Stiamo parlando dei farmaci ad uso umano e quelli veterinari: un’indagine realizzata da Konsumer Italia con l’aiuto di una farmacologa ha messo in evidenza la disparità di costo sconcertante che non trova altra giustificazione se non in una forte speculazione a danno dei circa 14 milioni di proprietari di animali.
Dando uno sguardo alla tabella comparativa realizzata dall’associazione le differenze di prezzo sono macroscopiche: a parità di principio attivo, un farmaco per uso veterinario può costare 3 volte in più rispetto a quello per uso umano
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