un passaggio tratto da un post scritto dal blogger-motociclista di Autostroppysti
Parliamo, o meglio, ri-parliamo, di filtering, cioè di rimontare le file. Di recente mi sono successe un paio di cose come minimo inusuali.
Il protagonista del primo caso è uno scooterista. É il caso di dire che quando rimonto una fila, se vedo una moto in mezzo alle auto divento immediatamente sospettoso.
Con una moto, non c’è alcuna ragione di sorbirsi il traffico e rimanere in coda come un’auto; tanto varrebbe allora usarne una, e per lo meno stare comodi e al caldo.
In genere, chi sta in coda con una moto lo fa per un paio di motivi ben precisi: o perché segue, o sta facendo da guida, a qualcuno in auto; oppure perché è alle prime armi, e non ha ancora la fiducia e la dimestichezza necessaria per andarsi ad infilare tra un cordolo ed una portiera, o tra due specchietti.
Questo secondo caso è il più delicato, perché a volte i centauri alle prime armi possono anche prendere decisioni inaspettate e rischiose.
E infatti…
Dopo essere rimasto infila per un po’, il nostro amico scooterista decide che tutto sommato vale la pena sfruttare la corsia di sorpasso ‘ufficiosa’ e guadagnare un po’ di tempo.
Il problema è che decide di farlo proprio mentre gli sono appaiato; il punto di ripresa non aiuta, e quindi dovete fidarvi delle mie parole, ma il tizio si è buttato verso sinistra, tagliandomi la strada di netto, senza neppure girare la testa verso lo specchietto…
Nota di Paoblog: A prescindere da quanto sopra, anche gli automobilisti dovrebbero imparare a guardare negli specchietti, tanto più quelli che escono da box o parcheggi con i retrovisori chiusi che tali restano nei chilometri successivi, a testimonianza del fatto che non buttano mai lo sguardo…