di Emilio Martini
Corbaccio – Pagg. 240 – € 14,00
Trama: Estate: Lungariva è affollata di turisti, quando il commissario Berté riceve una telefonata da Capri: il professor Sorrentino, un amico di famiglia, lo implora di raggiungerlo subito: questione di vita o di morte.
Berté si precipita dall’anziano amico che gli mostra una lettera a lui indirizzata, risalente a quarant’anni prima e casualmente ritrovata. L’autrice è Diana Meyer, una donna sposata con cui il professore aveva avuto un’appassionata relazione, ma che era poi scomparsa senza lasciare tracce.
Nella lettera Diana confessa terrorizzata di aver assistito a un delitto che potrebbe essere il motivo della sua sparizione…
Tra le bellezze dell’isola, i suoi misteri, le sue storie eccitanti, Berté indaga e si lascia andare alle atmosfere splendenti e al contempo inquietanti dell’isola di Tiberio.
Letto da: Paolo
Opinione personale: Un’indagine diversa dal solito, ma comunque gradevole.
Quello che mi stupisce ogni volta di Bertè è il fatto che in ogni libro trovi in lui dettagli precisi che mi appartengono; che sia la citazione di un libro letto, peraltro di nicchia, l’uso di un certo farmaco per l’emicrania oppure, come in questo caso, la citazione della paulonia 🙂 …
Mi dissocio, al solito, dalla sua gestione della ex, tanto più se problematica 😀 … vivi il presente, Gigi, e lascia andare il passato.
Preferisco le indagini a Lungariva, corredate dalla sua relazione, finalmente stabile con la locandiera, ma il giudizio resta Buono.