Subire le conseguenze di un trattamento sbagliato, fatto da mani inesperte, è davvero facile; almeno quando parliamo di fisioterapia, dato che in Italia esistono 60.000 fisioterapisti abilitati e ben 100.000 abusivi.
Risale al 2011 il lancio da parte del ministero della Salute e dell’AIFI (Associazione italiana fisioterapisti) delle tre regole d’oro per contrastare questo fenomeno:
1) verificare che il titolo di laurea sia stato rilasciato dall’Università Italiana e, in caso di titolo estero, che abbia ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Salute;
2) verificare se, durante la visita fisioterapica, è richiesta la visione della documentazione clinica esistente;
3) chiedere sempre il rilascio della corrispondente ricevuta fiscale.
Diffidare, dunque, di chi non richiede o non vuole prendere visione di referti medici ed esami strumentali (raggi, risonanze, ecografie, TAC) e di chi non rilascia regolare fattura fiscale sanitaria – esente IVA per legge anche in assenza di prescrizione medica.
Inoltre è bene sapere che il titolo di studio deve essere sempre esposto nell’ambulatorio.
Fonte & dettagli: Chi ci mette le mani addosso? In Italia 100mila fisioterapisti abusivi | il Salvagente