Sulla questione dei sacchetti per l’ortofrutta venduti nei supermercati a 1-2 centesimi di euro, è arrivata la seconda comunicazione del Ministero della salute, datata 30 aprile 2018, che ribadisce la possibilità di portarli da casa a condizione che siano nuovi, compostabili e per alimenti.
La circolare però conclude invitando il Ministero dello sviluppo economico a definire la questione della tara. Il chiarimento si risolve con un ennesimo quesito che rende la vicenda paradossale.
Da quattro mesi due ministeri insieme al Consiglio di stato si rimpallano la storia dei sacchetti, senza arrivare a una conclusione.
Ogni volta ogni volta i giornali rilanciano la notizia, senza spiegare bene che i contenitori devono essere compostabili, nuovi e adatti per alimenti e senza dire che questi vincoli praticamente invalidano tutto.
I Ministeri forse non sanno che il sacchetto portato da casa da casa costa da 3 a 10 volte di più.
È quindi lecito chiedersi perché mai le persone dovrebbero portare da casa un sacchetto pagandolo il triplo.
Fonte & lettura integrale: Il Fatto Alimentare