La lingua batte dove il dente duole, ovvero se il semaforo è rosso ci sarà un perchè. 😔
Cade, purtroppo, a pennello la notizia letta ieri: “Attraversa con il rosso in viale Fulvio Testi: donna travolta da un tram della linea 31“
A Milano è da parecchio tempo che il semaforo rosso per i pedoni vale meno di un consiglio, in pratica è un arredo urbano luminoso.
Poi arriva il momento in cui uno viene investito perchè attraversa al di fuori delle strisce (1) oppure con il semaforo rosso e muore.
Morte evitabile, e già questa è una ragione per “arrabbiarsi”, ma poi, se capita, all’automobilista ritirano la patente, con l’alta possibilità di essere accusato di omicidio stradale e dover quindi sostenere un peso economica (spese legali) ed emotivo che potrebbe anche distruggerlo.
Un morto e due famiglie distrutte perchè non puoi aspettare 3 minuti che scatti il verde?
Poi lo chiamano Homo Sapiens. 😦
In seconda battuta, vale per questo incrocio specifico, come per altri, ecco l’abitudine di scendere dal marciapiede, ed avanzare di un metro e più, in attesa che scatti il verde.
E gli automobilisti che devono stare a destra per svoltare? Fatti loro.
Degbno di nota che se l’automobilista da un colpo di clacson per invitare i pedoni a non scendere in strada, si becca anche un vaffa.
Come e perchè “scatta” il passaggio da pedoni a pecoroni (e pure incivili)?
Accendete il cervello anche voi, pedoni e magari imparate un po’ di educazione.
(1) Ovviamente non dimentico quelli che sfilano accanto ai pedoni sulle strisce, come se fossero birilli.
D’altro canto sono uno che è stato tamponato per essersi fermato a far passare un pedone, ma sono anche un pedone che non è stato falciato sulle strisce solo perchè ho gettato l’occhio e fatto un salto indietro, per cui per ogni cosa non facciamo una guerra tra categorie.
Pedoni, ciclisti, motocislisti, taxisti, camionisti, automobilisti, cerchiamo semplicemente di agire con buonsenso prima e con il rispetto delle norme, poi.
Non è difficile, sappiatelo.