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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Inutile, le amministrazioni comunali non incentivano il cittadino che…

Dobbiamo buttare dei rifiuti ingombranti all’Ecocentro.

In auto non ci stanno, serve un camioncino che il nipote giardiniere ha e ci farebbe il favore, ma non vorremo mica facilitare le cose al cittadino coscienzioso?

Se vai con il camion non puoi andare al sabato, ma chi ti fa il favore te lo fa al sabato, mica nei giorni lavorativi, ma in ogni caso, se vai con il camion, per loro sono rifiuti che derivano dall’attività produttiva, per cui devi avere formulari, bolle, e pagare.

Ma se sei un giardiniere mica puoi buttare degli armadi, per cui siamo daccapo ed allora vai in Comune a chiedere se si può derogare da questa regola ed avere un’autorizzazione per portare i rifiuti all’ecocentro, ma l’iter è complicato…

Noi faremo le cose come devono essere fatte, ma non stupiamoci se poi la gente butta i rifiuti nei prati…

Rientrato poi a casa ho letto il foglio di istruzioni rilasciato dal Comune e conferma che si fa il possibile per complicare la vita al cittadino che vuole smaltire i rifiuti correttamente.

Se va avanti così, sarà la burocrazia a dare il colpo di grazia all’ambiente.

Purtroppo anche nei piccoli comuni resta valido quanto scrivevo a suo tempo in un post dove raccontavo una vicenda paradossale accaduta a Milano che faceva capire come le amministrazioni siano incapace di agire con logica.

Avendo pubblicato il succo del discorso anche su Instagram ho ricevute commenti che confermano quanto raccontato ed una voce fuori dal coro di una persona che abita a Rimini dove la raccolta degli ingormbranti viene fatta gratuitamente sotto casa, come a Milano, peraltro.

Semplice, no?

Aggiornamento del 14 febbraio 2020: Basandosi su quanto scritto nelle istruzioni del Comune, sabato abbiamo caricato l’autocarro del nipote giardiniere e siano andati all’Ecocentro ed alla fine siamo riusciti a risolvere, ma solo perchè siamo stati insistenti, visto che da subito l’addetto ci aveva rimbalzati dicendo che non si poteva scaricare, senza se e senza ma.

Abbiamo fatto notare che erano rifiuti ingombranti familiari (un armadio smontato ed un divano) e che quello solo con un camion li potevi portare, per cui l’addetto ha chiamato un collega che dapprima ha detto di no, poi ha capito che il mezzo era intestato ad una persona fisica e non ad una società e quindi dopo aver fatto la pesatura in entrata (e poi in uscita) ci ha fatto scaricare.

Resta l’anomalia.

Se un privato ha un amico con un autocarro intestato alla persona fisica e va all’Ecocentro, può scaricare.

Se un privato ha un amico con un autocarro intestato ad una società, non può scaricare, a meno che non sia iscritto ad un apposito Albo il che non è fattibile, in realtà.

Ma il fine non è permettere lo smaltimento facile dei rifiuti?

Ostacolare uno che con i suoi mezzi (che siano a noleggio o in prestito) va a conferire regolarmente i rifiuti all’Ecocentro, non fa altro che aumentare la possibilità che li scarichi dove capita.

Io non li avrei comunque gettati in un prato, ma è anche vero che caricare 200 kg di rifiuti e poi doverseli riportare a casa per un cavillo, non è piacevole.

L’alternativa offerta (si fa per dire) dal Comune non è sempre praticabile.

Ci hanno infatti comunicato che è possibile chiamare una ditta convenzionata con il Comune, lasciare un messaggio in segreteria e chiedere il ritiro a domicilio, dopo di che ti richiamano, ti dicono il prezzo (una tariffa unica no?), fai il bonifico e dopo aver ricevuto il pagamento ti dirano la data in cui passeranno per il ritiro.

E con questa procedura sono già passati 4 o 5 giorni…

I rifiuti devono essere messi in strada, come capita a Milano, ad esempio, ma nel nostro caso abitiamo in una piccola via di campagna e se mettessimo i rifiuti in strada, non passerebbe più nessuno.

Non è meglio per tutti se mi permetti di portarli, a mia cura e spese, all’Ecocentro?

 

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