La povertà infantile nel piccolo paesino di San Basilio de Palenque, nella provincia colombiana, il pugilato come mezzo per sfogare la propria rabbia e fuggire dalla miseria, la grande chance e la gloria, con la conquista del titolo.
E dopo gli otto anni (dal 1972 al 1980) di dominio sul ring, ecco la parabola discendente, con l’abuso di droga e alcool, i guai economici, la violenza domestica e i problemi psichici: la storia di Antonio Cervantes Reyes, in arte Kid Pambélé, sembra uscita dalle mani di uno sceneggiatore di Hollywood.