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Un libro: Il commissario e la badante

Nella Svizzera di oggi, multietnica e ormai raggiunta dai venti della crisi, si muove una strana coppia di investigatori. Sono l’ex commissario Giorgio Robbiani, della Polizia cantonale ticinese, e la sua badante, la tunisina Zaynab Ammar.

Robbiani, in pensione e ancora addolorato per la scomparsa della moglie, spesso viene contattato per piccoli problemi, furti, sparizioni, litigi, visto il suo fiuto da poliziotto affinato dall’esperienza.

Zaynab, giovane donna segnata dalla fatica e dalla solitudine dopo la morte del marito nel Centro per richiedenti asilo di Chiasso, con la sua vivace intelligenza si rivela un’ottima assistente per le micro-indagini del commissario.

Non potrebbero essere più diversi: lui un anziano un po’ disilluso, benestante e agnostico; lei una musulmana timorosa e piuttosto diffidente, anche se curiosa del nuovo. Eppure si completano a vicenda, anzi, sono la prova che solo la conoscenza reciproca consente uno sguardo adeguato sulla complessità del mondo.

Mentre imparano a fidarsi l’uno dell’altra, il commissario e la badante risolvono i casi piccoli e grandi che si susseguono in questi ottantacinque racconti.

Opnione personale: Dello stesso autore ho letto due libri e come dicevo in merito a “L’uomo senza casa”: “Resta la mia antipatia di fondo per questi personaggi troppo uguali fra di loro, ma questo non c’entra nulla con la scrittura di Fazioli, sempre piacevole.”

Per contro il libro successivo, “Come rapinare una banca svizzera”, “non mi è piaciuto. La storia è poco credibile, ma soprattutto tirata per le lunghe, troppo, fino a rendere noiosa la lettura. Il finale non aggiunge nulla, nonostante il forzato colpo di scena.”

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Questa voce è stata pubblicata il 1 agosto 2020 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , .
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