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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Mia madre è un fiume

Il racconto di un amore tra madre e figlia “andato storto da subito”.

Un romanzo potente e vitale, in cui le vicende personali si uniscono alla storia corale di un’Italia contadina, ritratta dagli anni di guena fino ai nostri giorni. Quando Esperia mostra i segni di una malattia che le toglie la memoria, è tempo per la figlia di prendersi cura di lei e aiutarla a ricostruire un’identità smarrita.

Inizia così, giorno dopo giorno, il racconto di un passato dal quale riaffiorano ricordi dolcissimi e crudeli, riprendono vita le figure dei familiari e degli abitanti della piccola comunità montana che le ha viste nascere e crescere entrambe.

In un Abruzzo luminoso e aspro, che affiora tra le pagine come una terra mitologica e lontana, le fatiche della campagna, l’allegria dei matrimoni, la ruvidezza degli affetti, l’emancipazione dall’analfabetismo e la fine della sottomissione femminile si intrecciano al racconto di una lenta metamorfosi dei sentimenti in un indissolubile legame madre-figlia che oscilla tra amore e odio, nostalgia e rifiuto.

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Questa voce è stata pubblicata il 11 agosto 2020 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , .
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