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In TV si parla tanto di Covid, ma si dice poco…

In questi mesi di blabla nei Tg, Rok si chiedeva perche’ non raccontassero cosa si prova ad essere ricoverati per Covid.

Sabato scorso a SkyTG24 hanno dato voce ad una donna con un percorso simile a Rok che raccontava cosa voglia dire tenere il casco per 16 giorni (Rok per 20 gg.).

Sentire il medico parlare dei danni gravissimi dei polmoni e ricordare che a Rok avevano detto che “li sentivano friggere” e lei come la signora temeva di non tornare a casa.

Devastante per chi lo ha vissuto in ospedale e per chi a casa poteva solo aspettare.

E la signora intervistata che non si capacita di come ci sia gente che rifiuta la realta’ e quindi il vaccino.

Ma se i Tg dessero voce ai sopravvissuti e non ai noTutto, sarebbe piu’ utile.

In pochi minuti ha condensato quanto scritto a suo tempo, proprio per dare voce ai malati gli unici che dovrebbero finire in tv.

leggi: Cosa si prova ad essere ricoverato per Covid?

Dopo aver letto la mia riflessione, mi hanno scritto un paio di Amiche:

Marianna: Effettivamente raccontano troppo poco in TV, solo numeri, ma le persone dovrebbero sentire cosa si prova.

Marina: È vero, nessuno fa mai trasmissioni con ex malati oppure con persone che PURTROPPO a causa del Covid non sono più come prima ma hanno e avranno problemi a vita (e ce ne sono). Cos’è, si urta la sensibilità dei no vax?

2 commenti su “In TV si parla tanto di Covid, ma si dice poco…

  1. Andrea
    13 dicembre 2021

    @ IPB
    è un vaccino, tecnologia mRNA, sempre vaccino è

    testato ormai su milioni di dosi somministrate, rapporto rischi/benefici largamente favorevole

    efficacia temporalmente paragonabile a quello anti-infuenzale

    % di copertura (molto) migliore di quello anti-infuenzale

    Personalmente sono alla terza dose (booster Moderna dopo 2 Pfizer) decisamente soddisfatto di aver ridotto il rischio di finire in terapia intensiva, intubato o anche solo con il “casco”

  2. IlPrincipeBrutto
    13 dicembre 2021

    Carissimo Paolo,
    .
    permettimi di girare la narrativa.
    .
    >> È vero, nessuno fa mai trasmissioni con parenti delle vittime del siero (non e’ un vaccino, su questo penso si possa essere d’accordo), parenti di persone the PURTROPPO a causa del siero non ci sono piu’ (e ce ne sono) o avranno problemi a vita. Cos’è, si urta la sensibilità dei pro-vax?
    .
    Della vicenda CoVid, colpisce la pervicacia e l’insistenza con la quale i media principali danno spazio a menzogne e bugie gia’ smentite molte volte, eppure ripetute senza colpo ferire, senza alcun contradditorio, senza alcun intervento da parte dei conduttori.
    Sulle terapie alternative.
    Sull’ivermectina, ancora definita medicina per cavalli.
    Sulle TI piene di sole persone non vaccinate che chiedono pieta’.
    Sull’assurdita’ di chiamare vaccino un preparato che al massimo dona una immunita’ a tempo.
    Sull’approvazione all’uso di emergenza dei sieri.
    .
    Balle. Balle a senso unico. Balle ripetute ormai da quasi due anni, H24. Qualsiasi voce di dissenso e’ stata spianata, zittita a suon di minacce professionali e di riprovazione sociale. Nella vicenda CoVid si e’ fatto strame del metodo scientifico, proprio da parte di quegli esperti che si presentano come paladini della scienza.
    .
    Con il CoVid si sono messi in azione gli stessi meccanismi che inquinarono per anni il dibattito sulla moneta unica, anche quello contraddistinto da supposti ‘esperti’ invitati a ripetere senza contradditorio falsita’, menzogne e verita’ apodittiche. Nel caso del CoVid, il meccanismo differeisce per l’intensita’ e la diffusione, entrambe aumentate, ma e’ lo stesso.
    .
    Di fronte a certi meccanismi, qualche domanda penso bisognerebbe porsela.
    .
    IPB

I commenti sono chiusi.

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