Sabato mattina Rok ha avuto un problema ad un occhio, per cui siamo andati a vedere se il centro oculistico accanto alla farmacia comunale fosse aperto (invece no, apre un sabato al mese, ma non era quello giusto).
Va da sè che Rok è entrata in farmacia e la dottoressa le ha detto che non poteva darle un collirio specifico in quanto serviva la ricetta medica e quindi ci ha caldamente consigliato di andare alla Guardia Medica a Magenta.
Le ho chiesto dove fosse e mi ha detto che era nella parte vecchia dell’ospedale, dove c’era il Pronto Soccorso una volta.
Detto, fatto. Parcheggiamo nei pressi ed arriviamo davanti al vecchio ingresso dove c’è un solo cartello che indica il Pronto soccorso ostetrico. Nessuna indicazione in merito alla Guardia Medica.
Provo a guardare le altre indicazioni poste nei pressi dell’ingresso dell’ospedale ed infine suono al citofono.
Pochi secondi ed ecco una voce: “Si?…”
“Scusi, la Guardia Medica è qui?!
Ti aspetti un “Si” con qualche indicazione a supporto ed invece il silenzio e dopo 3 secondi si alza la sbarra.
Entriamo nel cortile deserto, la struttura sembra abbandonata. Sulla destra una scala, vado a vedere l’insegna, ma è un reparto di analisi, quindi vado dritto, verso delle porte, ma c’è un senso di abbandono che non mi consola.
Ma vedo una persona che è fuori, non so se un visitatore oppure un dipendente dell’ospedale e gli chiedo informazioni.
Ed ecco la svolta.
Si deve entrare dalla porta (senza nessuna indicazione), andare verso sinistra e telefonare al numero di cellulare evidenziato su un cartello appeso al muro, gli dici che cosa vuoi ed il medico ti farà entrare.
Mi chiedo, senza polemica, che cosa ci voglia per apporre un paio di cartelli che indichino la Guardia Medica e, in seconda battuta, se non sia meglio un campanello o citofono, per richiedere l’accesso, piuttosto di un numero di telefono, considerando che chi risponde è al di là della porta vetrata.
E se nella concitazione del momento uno dimenticasse a casa il telefono? Come fa a richiedere l’accesso?
Comunque sia è così che va, ed il medico dopo aver parlato con Rok le dice di andare subito al Pronto Soccorso di Abbiategrasso, ma di telefonare perchè non sa se è aperto.
Sorgono spontanee alcune domande.
Ho aperto l’app della Regione Lombardia Salutile-Pronto Soccorso ed il PS di Abbiategrasso non era indicato. Ohibò!
Quindi ho fatto la ricerca sul web, tuttavia mi immagino una situazione di emergenza che magari coinvolge un anziano che ha meno dimestichezza con la tecnologia e che in pratica si deve arrangiare a cercare le informazioni che potevano dargli alla Guardia Medica.
Abbiamo trovato il numero del centralino (se interessa: 0294861) ed una volta chiamato, ci hanno detto di andare subito.
Detto per inciso il Pronto Soccorso di Abbiategrasso è aperto dalle 8 alle 20. Un avviso all’ingresso indica che in caso di emergenza è necessario rivolgersi all’ospedale di Magenta oppure chiamare il 118.
Ci sarebbe poi da dire sull’utilità nel chiudere un Pronto Soccorso nelle ore notturne, sovraccaricando quindi quello di Magenta, già affollato di suo, tanto più considerando che in quest’ultimo ospedale non c’è il pronto soccorso oculistico, per cui vieni ulteriormente rimbalzato fino a Legnano se ben ricordo.
Comunque sia, una volta giunti al Pronto Soccorso, deserto, siamo stati accolti da un’infermiera gentilissima, che ha registrato Rok per poi indirizzarci al reparto con il poliambulatorio dove pochi minuti dopo Rok è stata visitata e per fortuna al di là del disturbo che spaventa a vedersi, non è nulla di grave ed in un paio di settimane la situazione si normalizzerà.