Paoblog.net

Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Le vite parallele

di Antonio Fusco

Giunti – Pagg. 181 – € 5,99 (ebook)

Trama:

Mentre sulla cittadina toscana di Valdenza si addensa una coltre di nubi cariche di neve, il commissario Casabona, di passaggio in questura per sistemare le ultime cose, ha un unico pensiero: tornare quanto prima in ospedale a fianco della moglie Francesca, le cui condizioni di salute lo hanno spinto a chiedere un incarico meno impegnativo. Ma la sua determinazione sta per essere spazzata via da un caso che ha sconvolto i suoi uomini e l’intera provincia: una bambina di tre anni letteralmente svanita nel nulla; una madre in lacrime che, entrando nella cameretta dove l’ha lasciata la sera prima, trova il letto vuoto.

Quando l’ispettore Proietti gli mostra la foto di Martina, con il suo caschetto biondo e lo sguardo limpido e fiducioso, Casabona riesce a stento a conservare la sua fermezza. Può davvero sottrarsi al grido di aiuto di quegli occhi e lasciare la sua squadra senza una guida?

Ben presto i sospetti si concentrano su un balordo cocainomane da cui la madre ha ricevuto esplicite minacce, e con il quale intratteneva rapporti piuttosto torbidi. Una soluzione servita su un piatto d’argento, eppure qualcosa non quadra, e Casabona sente per istinto che la madre non è l’unica fra le persone vicine a Martina ad avere dei segreti. È il momento di prendere in pugno l’indagine e scavare molto più a fondo.

Una ricerca che trascinerà Casabona in un mondo popolato di maschere e vite parallele, abilmente nascoste dalla facciata della pubblica virtù…

Che cosa è successo alla piccola Martina? Qualcuno l’ha portata via, oppure è uscita da sola per poi smarrirsi nei boschi? E soprattutto: ha ancora senso, dopo tanti giorni, aggrapparsi alla speranza di ritrovarla viva?

Opinione personale: Per quanto riguarda la vicenda parallela all’indagine ovvero alle vicende personali della moglie di Casabona, mi astengo da ogni commento, perchè in situazioni come queste ognuno reagisce a modo suo.

Neanche a farlo apposta la lettura di questo libro ha coinciso con la cronaca per cui in certi passaggi ti sembrava di entrare nella vita vera, dove cattiveria, gelosia e, talvolta, follia, portano un genitore ad uccidere chi dovrebbe invece proteggere.

In questo caso l’indagine sembra andare in una direzione già tracciata dagli eventi ed anche dalla pigrizia investigativa della polizia francese ed in effetti i vari riscontri portano sempre alla stessa soluzione.

Resta una domanda in sospeso. Che fine ha fatto Martina?

In realtà il lettore attento secondo me la risposta la trova velocemente e non capisco la scelta in tal senso dell’Autore, ma in ogni caso il groviglio si sviluppa solo verso il finale, dopo di che può stupire o meno, ma complessivamente va bene così.

Nella mia classifica personale gli assegno un Medio (3* su Kobo).

La storia ha un inizio ed una fine, per cui si può anche leggere solo questo, ma se si vuol capire al meglio il personaggio, meglio iniziare dal primo della serie.

Nota a margine: Su Twitter mi sono fatto una domanda, pur senza punto interrogativo, 🙂 e Stefania Forlani, autrice e traduttrice, mi ha fornito la risposta.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 22 giugno 2022 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , .
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: