Premessa: Ho un minuscolo Gruppo privato su Telegram che riunisce alcune amiche lettrici; io segnalo libri o pubblico le mie recensioni e loro fanno lo stesso. In questo caso Elena ha letto il libro citato e mi ha inviato la sua opinione personale in merito.
Ovviamente c’è il rischio di anticipare cose (tu chiamalo spoiler), per cui pubblico la sua opinione dopo la sinossi, in modo che uno possa decidere se leggere il suo punto di vista o meno.
Trama: Questa è la storia di una fame che non va mai via. E di Roberta, che vive cercando di non occupare spazio. A quasi trent’anni è bloccata in un lavoro senza senso. Un giorno conosce Stevie, è libera e pericolosa. Diventano amiche, vanno a vivere insieme. Poi inventano il Supper Club. Un collettivo di donne stanche di sentirsi dire che devono parlare meno, mangiare meno, costare meno, essere meno. Ma più il club diventa popolare e sovversivo, più Roberta è costretta a riconciliarsi con la vulnerabilità del proprio corpo – e quel passato che ha lavorato così duramente per reprimere.
Scrive Elena: L’ho preso dopo che Paolo me lo ha segnalato; ne ho letto anche altrove e parto convinta, due mesi per leggerlo (e per quanto negli ultimi mesi sia indaffarata, non completamente in me) e questo la dice lunga…
Non so se possono essere possibili spoiler… cerco di dare il mio punto di vista, non so se consigliarlo o meno. Appena finito ho pensato al cestino, non valevole neanche per le librerie libere. Poi ci ho ripensato… non lo terrò perché una lettura è il massimo che gli concedo.
Il racconto di base sarebbe un ottimo spunto (non farsi limitare dalla società, cercare di sopraffare i propri demoni), il punto di vista anche (una ragazza con problematiche in famiglia, che cresce non riuscendo ad integrarsi, l’uso di droghe per esacerbare il momento) ma lento, mescolato (a un certo punto ci sono stati dei flashback non evidenziati e ho perso il filo, come se avessero messo insieme le pagine a caso!).
Ripensandoci con calma, sconsigliarlo forse no, le letture son davvero molto personali, ma consigliarlo … decisamente c’è di meglio, molto meglio in circolazione, ma se uno vuole farsi una cultura su come può essere devastarsi e le conseguenze, va bene.
Mi è piaciuta l’ultima parte, quell’amicizia che si è presa le botte, le incomprensioni e la trasformazione ma torna più forte.