Premessa: I commenti sono chiusi, perchè non ho tempo da perdere ad approvare o moderare e si sarà capito dai pochi post che pubblico, a parte il Libro del giorno.
I Novax & c. che capitassero su questo post sono pregati di passare oltre, evitando di contattarmi in altri modi per dissentire.
La mia famiglia è stata duramente colpita dal Covid e la mia soglia di tolleranza verso Notutto e complottisti è inferiore allo Zero.
Potresti anche leggere Quelle 48 ore che ti cambiano la vita … ma quelli abituati a negare tutto quello che non dicono loro, in realtà possono passare oltre.
Voi avete le vostre opinioni, che non condivido, ma fate quel che volete, tranne che rompere le palle a chi, direttamente o meno, ha sofferto durante questa pandemia.
Torniamo a noi…
Long Covid ovvero Rok non ha riportato danni (gravi) ai polmoni nonostante la polmonite bilaterale profonda, ma 18 mesi dopo essere uscita dall’ospedale continua ad avere problemi.
Leggi: Cosa si prova ad essere ricoverato per Covid?
Capogiri verso il crepuscolo, disturbi dell’olfatto ovvero sente odori (di cibo) che non ci sono, ma soprattutto la difficoltà di concentrazione, confermata da una conoscente che ha fatto il Covid anche se meno pesante.
Entrambe non riescono più a leggere un libro…
Che siano i gialli che Rok divorava oppure dei “classici alti così” che leggeva l’altra persona di cui dicevo, il problema resta ed il non leggere o non riuscire a seguire al meglio la trama di un film (pure) non è piacevole.
Per chi riesce a leggere, un consiglio di lettura: Un libro: Il lungo Covid
Non dimentichiamo poi una certa stanchezza generale, il fiato un po’ corto se si accelera il passo e la perdita di tono muscolare dopo 30 giorni allettata (e oltre 20 di casco).
Strane conseguenze, per quella che secondo certi era solo un’influenza…
Segnalo un articolo de Il Post che cade a pennello: La nebbia mentale dopo il coronavirus
Una volta guarite, molte persone segnalano per mesi grandi difficoltà nel concentrarsi