Oggi si parlava di gialli nel mio Gruppino Telegram dedicato ai libri, dove come ogni giorno segnalo libri che possono essere d’interesse, in pratica come faccio qui sul Blog, ma con un dialogo fra lettori che offre spunti interessati.
Gli assassini seriali esistono (tu chiamali serial-killer se ti va), tuttavia mi hanno stufato questi libri dove il sangue deve scorrere a fiumi, con le crudeltà, fisiche o psicologiche, la fanno da padrone.
Resto dell’idea che si può scrivere di assassini seriali senza cadere nello splatter da film di Serie B (se non C), ma tant’è. Preferisco meno omicidi e più indagine. In sintesi, lo segnalo, può piacere, ma non è nelle mie corde.
“addentrarsi in queste pagine significa lasciarsi travolgere da un fiume di sangue e segreti che dilaga inesorabile … Noi lettori, imprigionati nella rete del Persico: anche noi come quelle ragazzine che ha rapito, seviziato e ucciso per soddisfare la sua folle sete di perversione.”
Mi scrive Marina: Hai ragione, infatti l’ultimo che ho letto di Brynzda era un po’ così, non splatter, ma con questo psicopatico imitatore che alla fine mi aveva anche stufato. E anche la fine del libro un po’ improbabile… perciò con lui ho finito.
Restando su questo autore specifico, basta leggere le mie “Opinioni” in merito, che partono benissimo, ma poi sulla lunga comincia un certo fastidio per le trame.
La donna di ghiaccio: Una lettura che mi ha catturato, costringendomi a sforare i miei orari in tarda sera ed infatti l’ho finito prima del previsto, il che è seccante 😉 visto che non mi sono ancora arrivati i nuovi libri. C’è qualche punto criticabile nella trama, ma in ogni caso l’autore è riuscito nel suo scopo tenendo sempre alta l’attenzione e la voglia di proseguire con la lettura.
La vittima perfetta: Questo è il secondo libro che leggo con il personaggio di Erika Foster ed anche in questo caso è stata una lettura coinvolgente, per cui anche questa volta nella mia classifica personale gli assegno un Buono.
Ultimo respiro: La storia scorre via che è un piacere e come è accaduto in precedenza sono stato costretto a leggere oltre l’orario prefissato e visto che mi alzo alle 6, ogni minuto rubato al sonno si fa sentire il giorno dopo, ma va bene così. ➡️ Visto che l’Autore chiede spunti e suggerimenti ai lettori, da parte mia devo dire che sono un po’ stufo di questi assassini seriali, brutali e sanguinari; mi piacerebbe se in futuro la Foster si trovasse impegnata in un’indagine su un singolo omicidio.
I 5 cadaveri: Nulla da dire sulle capacità di scrittura, sempre piacevole, ma è la trama a non convincermi ed a non piacermi; se il secondo è un giudizio soggettivo, che la brutalità di questo assassino seriale mi infastidisce, per quanto riguarda la prima parte del giudizio al solito cerco di essere oggettivo. Troppi errori nella gestione di Peter Conway, nonostante sia nota la sua pericolosità, ed infatti si vede che cosa succede (leggete il libro, perchè io non ve lo dico) ed anche le solite luci ed ombre nell’indagine della polizia. Il finale non mi ha convinto, tensione alle stelle e poi tutto si risolve in maniera a parer mio poco credibile.
Va da sè che Marina ha letto il suo ultimo libro scontrandosi con quello che forse è diventato un libro ripetitivo, anche se scritto bene. Io ho letto l’Autore dall’inizio ed il gradimento per le trame (non per la scrittura) è scemato strada facendo.
Aggiunge poi Marina che: Ecco hai descritto bene I 5 Cadaveri. Finale improbabile e quell’altro psicopatico che fugge … ma dai…..Perciò basta. La mia pietra miliare rimane sempre la Trilogia di Larsson.
I miei punti di riferimento sono: la Trilogia dell’Isola di Lewis di Peter May e la Trilogia berlinese di Philip Kerr
Aggiunge poi Elena: Come hai detto anche tu “preferisco più l’indagine”. I thriller ho smesso di prenderli, perché fanno sempre più concorrenza agli horror. E svolgendosi tra l’altro in epoca contemporanea mi danno ancora più fastidio.
Anche nei gialli e negli storici che leggo ci sono scene cruente e anche troppo ben descritte, ma è una parentesi, te l’aspetti nel contesto. Leggo per diletto e spesso per distrarmi, a parte i gusti, visto quello che ci circonda ci sono argomenti che evito apposta.