
Trama: Nelle cantine di una splendida villa alle porte di Torno, sul ramo interno del lago di Como, a pochi passi dalla celebre Villa Pliniana, un addetto alla vigilanza rinviene il corpo senza vita di un imprenditore di mezza età, Paolo Roncoroni.
L’uomo è morto d’infarto, ma nessuno riesce a capire perché si trovasse lì e quali ragioni lo abbiano condotto a visitare Villa Clara, dimora neoclassica utilizzata per meeting e convegni.
Il commissario di polizia Stefania Valenti si ritrova alle prese con un caso più complicato del previsto: cos’è accaduto all’imprenditore? Chi l’ha condotto fino a lì? Si tratta di una disgrazia o c’è sotto qualcosa di più?
Le indagini, costellate di numerosi colpi di scena, porteranno l’investigatrice, che nel frattempo deve affrontare un momento di crisi con il compagno, a indagare prima sulla vita del noto imprenditore, poi sulla cerchia dei suoi amici e infine su strane coincidenze che coinvolgono una serie di personaggi, tutti in qualche modo legati alla frequentazione, qualche anno prima, di un rinomato albergo di Cortina d’Ampezzo, sulle Dolomiti.
Sullo sfondo di suggestivi scenari lacustri, una storia piena di intrighi, figure memorabili, coincidenze e misteri in cui la soluzione del caso getta nuova luce anche sulla conclusione della precedente indagine di Stefania Valenti.
Opinione personale: E’ il quinto libro che leggo della Serie con il Commissario Valenti e confermo il gradimento per lo stile di scrittura di Cocco & Magella, che danno vita ad un commissario alle prese con un lavoro impegnativo che mal si concilia con una figlia adolescente ed una convivenza forse frettolosa con il compagno Luca.
Ambientazioni sempre piacevoli, che il Lago di Como e dintorni offrono molti spunti turistici; l’indagine di per sè regge bene, condotta sul campo dagli ispettori Piras e Lucchesi che si integrano al meglio e sono molto affiatati. I problemi personali di Stefania non distraggono dall’indagine, ma la integrano.
Nota a margine: Ho da sempre la speranza che gli autori usino i libri (così come le serie Tv) anche per educare i lettori a comportamenti più civili , ma anche in questo caso resta una speranza.
Mi riferisco nello specifico a quando l’ispettore Piras viene raggiunto da Valenti e butta il mozzicone sul marciapiede. Ecco, mi sarebbe piaciuto che il commissario lo riprendesse per un gesto incivile e, in teoria, sanzionabile; ovviamente non succede.
In pratica l’unica soddisfazione avuta nel tempo, con un messaggio di educazione e civiltà, l’ho trovato in una serie TV americana.
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